Nella riunione dell'11 marzo  la BCE ha deciso che nel secondo trimestre aumenterà “significativamente” il ritmo degli acquisti nell’ambito del programma emergenziale pandemico PEPP (in realtà già a partire da domani, venerdì 12 marzo). La decisione è stata presa per consenso e risponde all’impegno preso a dicembre di preservare condizioni finanziarie più favorevoli possibile in questa fase, al fine di consentire all’inflazione di ritornare al target nel medio termine. Da inizio anno, infatti, c’è stato un sensibile aumento dei tassi governativi in Eurozona, che risente ovviamente di quanto sta avvenendo sul mercato obbligazionario americano, in risposta al miglioramento dell’outlook di crescita negli USA. Ma le condizioni cicliche in Eurozona rimangono molto diverse da quelle USA: la campagna vaccinale è più lenta, sono ancora necessarie significative misure di contenimento della pandemia, vi è ancora un ampio output gap ed infine il pacchetto di stimolo fiscale approvato lo scorso anno a livello europeo non farà sentire i propri effetti prima della fine di quest’anno. Pertanto, il peggioramento delle condizioni finanziarie per l’Eurozona richiede un’azione e la BCE procederà ad aumentare il ritmo degli acquisti nel secondo trimestre, sfruttando la flessibilità insita nel programma stesso. 

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