FLASH BCE
Macro & Mercati
04.02.2022
Nella riunione di febbraio la BCE ha utilizzato una comunicazione molto più aggressiva rispetto alla precedente riunione di metà dicembre, con una svolta decisa in senso più restrittivo, che apre la strada ad una accelerazione del tapering degli acquisti dalla primavera e quindi ad una mossa al rialzo dei tassi già entro la fine di quest’anno. La svolta netta in senso restrittivo riflette senz’altro la preoccupazione ed il cambio di prospettive in merito all’inflazione, nonché l’urgenza di fornire una risposta a fronte della significativa sorpresa al rialzo nella dinamica dei prezzi di gennaio: l’inflazione è infatti inaspettatamente salita al nuovo picco ciclico (5.1%, mezzo punto percentuale sopra le attese), dopo il 5.0% di dicembre, che per il consenso (e anche per noi) avrebbe dovuto rappresentare il massimo. Per la BCE lo scenario di rischio dell’inflazione è ora “orientato al rialzo, particolarmente per il breve periodo”, ma non solo, ha aggiunto Lagarde a voce parlando coi giornalisti.
Un altro aspetto rilevante della svolta in senso restrittivo è rappresentato dal fatto che il comunicato stampa, a differenza di quanto fatto a dicembre, non menziona più che “un ampio stimolo monetario sia ancora necessario”. Infine, nella conferenza stampa la Presidente Lagarde non ha ripetuto quanto affermato a dicembre, ovvero che “un rialzo dei tassi quest’anno è improbabile”. Al contempo la BCE ha ancora ribadito che deciderà di alzare i tassi in base al rispetto delle condizioni della forward guidance, e che tutte le mosse saranno decise con gradualità. Soprattutto, Lagarde ha fatto riferimento alla volontà da parte del Consiglio Direttivo di restare fede al “sequencing” deciso in passato, che contempla che la decisione di alzare i tassi non possa avvenire se non “poco dopo” la conclusione degli acquisti di asset. In merito, Lagarde ha detto esplicitamente di non aspettarsi nessuna azione immediata sui tassi e che la BCE non è compiacente, ma che neppure si farà trascinare in questa decisione senza essere sicura in merito a quanto sta facendo.
Sulla base di quanto detto oggi da Lagarde in conferenza stampa sarebbe ragionevole attendersi che la BCE nella riunione di marzo decida di accelerare il tapering per completarlo in Q2, e terminare poi gli acquisti residui dell’APP in Q3, in modo da poter essere pronta ad alzare i tassi nel quarto trimestre. Il contesto rimane però estremamente incerto: prima di arrivare ad un rialzo dei tassi la BCE dovrà comunque terminare il tapering ed essere convinta che l’inflazione core ritorni stabilmente al 2%. Un rialzo dei tassi a fine di quest’anno rimane, almeno nel nostro giudizio, più incerto rispetto a quanto consideri ora il mercato.
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