FLASH BCE
Macro & Mercati
15.12.2022
L’esito della riunione di oggi della BCE è stato un aumento di 50 pb, che porta il tasso sui depositi al 2.0% e il tasso refi al 2.50%, ma è stato associato ad una comunicazione inaspettatamente molto aggressiva, che ci costringe a rivedere ulteriormente al rialzo il profilo di breve periodo dei tassi della BCE. Il messaggio che è emerso dalla riunione odierna è molto diverso rispetto alla precedente riunione di fine ottobre e può essere riassunto nell’affermazione della Presidente Lagarde secondo cui “non c’è nessuna svolta (pivot) da parte della BCE”, che ha anzi “ancora molto lavoro da fare” e nello specifico “molto più lavoro della Fed”. Il comunicato emesso dopo la riunione è, a sua volta, molto chiaro al riguardo: sulla base di una “sostanziale” revisione al rialzo delle previsioni d’inflazione, la BCE giudica che i tassi d’interesse debbano aumentare ancora “in maniera significativa” e “ad un ritmo costante” al fine di raggiungere un livello sufficientemente restrittivo che consenta il ritorno in tempi rapidi dell’inflazione verso l’obiettivo del 2%. Nel corso della conferenza stampa la Presidente Lagarde non ha poi lasciato molti dubbi sulle implicazioni di questa strategia: al momento l’esito più plausibile della prossima riunione di inizio febbraio appare un altro rialzo di 50 pb e lo stesso esito non può essere escluso per la successiva riunione di marzo. In altri termini, per ora aumenti significativi dei tassi ad un ritmo costante significano rialzi di 50 pb. Questo scenario appare decisamente più aggressivo di quello prospettato da noi (e dal mercato) prima della riunione di oggi e rende necessaria una revisione al rialzo delle nostre attese sulla traiettoria dei tassi BCE nei prossimi mesi. Prima della riunione di oggi il nostro scenario contemplava due rialzi dei tassi di 25 pb nelle prossime due riunioni, con l’interruzione del ciclo restrittivo in marzo con il tasso sui depositi al 2.50% (e il tasso refi al 3.0%). Alla luce della strategia delineata oggi, abbiamo deciso di aumentare il livello terminale dei tassi della BCE di 50 pb, prospettando un altro aumento di 50 pb in febbraio e poi due rialzi di 25 pb nelle successive riunioni di marzo e maggio. I rischi rispetto a questo nuovo scenario centrale appaiono decisamente verso l’alto (con ulteriori 50 pb di rialzi che potrebbero essere ulteriormente aggiunti).
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