FLASH BCE
Macro & Mercati
02.02.2023
Nella riunione di febbraio, la prima del 2023, la BCE ha proseguito il ciclo di rialzo dei tassi, con un aumento di altri 50 pb: il tasso sui depositi è ora al 2.5%, il tasso di rifinanziamento al 3%, il tasso sui prestiti al 3.5%.
La decisione odierna era assolutamente scontata e l’interesse del mercato e degli osservatori verteva piuttosto sul tono e/o su eventuali indicazioni in merito a cosa deciderà di fare la BCE nelle riunioni successive. A questo proposito, già nel comunicato stampa, la BCE ha chiarito che intende alzare i tassi di altri di 50 pb anche alla prossima riunione di marzo, ma precisando inoltre che dopo tale riunione il Consiglio Direttivo farà un riesame della situazione. Pertanto, siamo passati nell’arco di due riunioni da una BCE molto aggressiva in dicembre, che lasciava intendere come potenzialmente necessaria una serie continua di rialzi di 50 pb per riportare l’inflazione all’obiettivo, alla riunione odierna, in cui i rialzi di 50 pb continueranno senz’altro fino a marzo, ma poi si vedrà (e il rialzo di marzo potrebbe addirittura essere l’ultimo). Questa comunicazione piuttosto “ondivaga”, caratterizzata da una riunione aggressiva seguita da una riunione più morbida, prosegue ormai da diverso tempo e non risulta molto efficace, ma molto probabilmente è dettata dall’obiettiva difficoltà di individuare il punto terminale dei tassi, per l’incertezza elevata che al momento caratterizza la stima dell’inflazione di medio termine.
Dopo marzo si aprirà una fase più incerta, che al momento sembrerebbe giustificare la nostra attesa (e quella di mercato) che il ciclo di rialzi rallenti ad un ritmo di 25 pb, e non più 50, per ancora una riunione (nel nostro scenario) o due (secondo il mercato). Non sembra invece corretta l’assunzione che la decisione di preannunciare il prossimo rialzo di 50 pb a marzo sia il risultato di un compromesso tra “falchi” e “colombe”, tale per cui marzo risulterà essere il picco e l’ultimo rialzo del ciclo: in ben due occasioni Lagarde ha chiarito che c’è ancora strada da fare dopo marzo (“there is still ground to cover”) affinché l’inflazione rientri all’obiettivo del 2% nel medio termine il prima possibile.
Scarica il pdf per leggere la nota di approfondimento completa.
Articoli Correlati
04.08.2025
Macro & Mercati
Weekly Update - 4 agosto 2025
Aggiornamento sullo scenario macroeconomico e sui mercati
01.08.2025
Macro & Mercati
USA: Le revisioni in maggio e giugno modificano sensibilmente al ribasso il profilo dell’occupazione negli USA
I dati diffusi oggi descrivono condizioni del mercato del lavoro decisamente più deboli rispetto alle attese
30.07.2025
Macro & Mercati
Scenario Macro e Mercati - 30 luglio 2025
Scenario Macro e Mercati - 30 luglio 2025
28.07.2025
Macro & Mercati
Weekly Update - 28 luglio 2025
Aggiornamento sullo scenario macroeconomico e sui mercati