Flash BCE
Macro & Mercati
17.10.2024
La BCE ha tagliato ancora i tassi nella riunione di oggi, dopo il taglio deciso in settembre, portando il tasso sui depositi al 3.25%.
Sebbene nella precedente riunione di settembre la BCE non avesse affatto lasciato attendere un altro taglio in ottobre, a distanza di solo cinque settimane, i dati pubblicati dopo la riunione hanno convito la BCE della necessità di rimuovere la restrizione monetaria più velocemente del previsto. La BCE ha infatti espressamente citato, da un lato, la debole dinamica degli indici PMI di settembre e, dall’altro, la sorpresa al ribasso dell’inflazione, sempre relativa a settembre, scesa all’1.7% dal 2.2% di agosto.
La decisione odierna è stata presa all’unanimità. Proprio con la decisione odierna la BCE dimostra, come osservato dalla stessa Lagarde, di essere pienamente “dipendente dai dati” e di poter tagliare i tassi anche in assenza di una revisione “ufficiale” delle previsioni di crescita ed inflazione (che avviene a cadenza trimestrale, e quindi la prossima sarà a dicembre). La BCE ha comunque ribadito di non voler impegnarsi in alcun modo per le prossime mosse e che deciderà “riunione per riunione”, ma un altro taglio a dicembre ci sembra molto probabile, poiché la Banca Centrale dovrà rivedere al ribasso le prospettive di crescita per il prossimo anno, dal momento che a settembre aveva presentato uno scenario piuttosto ottimista e non in linea con i dati più recenti.
Attendiamo poi che la BCE continui a tagliare i tassi in tutte le riunioni successive fino a giugno del prossimo anno, attesa che al momento è condivisa dal mercato.
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Sebbene nella precedente riunione di settembre la BCE non avesse affatto lasciato attendere un altro taglio in ottobre, a distanza di solo cinque settimane, i dati pubblicati dopo la riunione hanno convito la BCE della necessità di rimuovere la restrizione monetaria più velocemente del previsto. La BCE ha infatti espressamente citato, da un lato, la debole dinamica degli indici PMI di settembre e, dall’altro, la sorpresa al ribasso dell’inflazione, sempre relativa a settembre, scesa all’1.7% dal 2.2% di agosto.
La decisione odierna è stata presa all’unanimità. Proprio con la decisione odierna la BCE dimostra, come osservato dalla stessa Lagarde, di essere pienamente “dipendente dai dati” e di poter tagliare i tassi anche in assenza di una revisione “ufficiale” delle previsioni di crescita ed inflazione (che avviene a cadenza trimestrale, e quindi la prossima sarà a dicembre). La BCE ha comunque ribadito di non voler impegnarsi in alcun modo per le prossime mosse e che deciderà “riunione per riunione”, ma un altro taglio a dicembre ci sembra molto probabile, poiché la Banca Centrale dovrà rivedere al ribasso le prospettive di crescita per il prossimo anno, dal momento che a settembre aveva presentato uno scenario piuttosto ottimista e non in linea con i dati più recenti.
Attendiamo poi che la BCE continui a tagliare i tassi in tutte le riunioni successive fino a giugno del prossimo anno, attesa che al momento è condivisa dal mercato.
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