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Il comparto Fonditalia Emerging Markets Local Currency Bond classe R/T H è “immunizzato” dalla componente di rischio cambio Euro/Dollaro attraverso una strategia di copertura sulle valute mentre è esposto alle oscillazioni delle valute dei Paesi Emergenti verso il Dollaro americano.
L’obiettivo della strategia valutaria adottata dal fondo, pertanto, non è la copertura totale del rischio di cambio Euro/valute dei Paesi Emergenti ma è neutralizzare il portafoglio dagli effetti dell’andamento del cambio Euro/Dollaro, che è la principale valuta di riferimento per le valute dei Paesi in via di sviluppo. In pratica, possiamo semplificare il tutto affermando che la performance ottenuta dal comparto classe RH coincide con quella che realizzerebbe un investitore statunitense (il benchmark di riferimento è il JP Morgan GBI - EM Global Diversified denominato in USD unhedged).
Ne consegue che, se il cambio delle valute emergenti si apprezza nei confronti del Dollaro, il comparto registra un risultato positivo, indipendentemente dall’andamento del cambio Euro/Dollaro. In caso contrario, l’apprezzamento del Dollaro sulle valute dei Paesi Emergenti, deprimerà la performance del comparto.
Diverso è invece il caso di Fonditalia Emerging Markets Local Currency Bond R/T, dove il deprezzamento del cambio dell’Euro verso il Dollaro Usa e verso le valute dei Paesi in via di sviluppo influisce positivamente sulla performance del comparto.
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Il Report è disponibile sull’APP di Fideuram Investimenti (per IOS), nella sezione “Fondi”, selezionando il comparto di interesse (classe S) e consultando la finestra “Aggiornamenti”. In alternativa, lo stesso documento può essere visualizzato accedendo sul portale PB, nella sezione:
Prodotti e Servizi > Performance e Report > Fondi del Gruppo > Fonditalia, aprendo il file “Report Fonditalia con classi a distribuzione di proventi”.
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L’investimento delle disponibilità monetarie pervenute sarà effettuato in tendenza sul portafoglio modello della linea di gestione.
Nelle operazioni di prelievo parziale l’importo richiesto dal cliente viene disinvestito in tendenza sul portafoglio modello della linea ed il controvalore è reso disponibile al cliente in un’unica soluzione.
Se sono in corso di esecuzione ordini di acquisto (ad esempio, per effetto della riallocazione di una parte rilevante del portafoglio o dell’acquisto di nuovi strumenti finanziari) al momento della ricezione dell’istruzione di prelievo totale di linea, occorrerà attendere gli eseguiti di tali operazioni per procedere alla vendita degli strumenti finanziari e successivamente al pagamento.
No. Le linee di gestione “satellite” (linee Idea e linee Eligo) sono soluzioni d’investimento “tattiche” a cui è possibile destinare una parte limitata del patrimonio conferito. A differenza delle linee di gestione “core” (es. linee Consilia, Alpha, Active Beta), le linee “satellite” non possono essere sottoscritte autonomamente e devono essere sempre “ancorate” alla presenza di linee “core”.
Soglie e limiti aggiornati sono reperibili all’interno delle “Condizioni Generali di Contratto”.
Fermo restando che la soglia di accesso al mandato Omnia è fissata in 50.000 euro, la soglia di accesso a tutte le linee di gestione “satellite” è pari a 25.000 euro (per maggiori dettagli si vedano le sezioni dedicate all’interno dell’allegato tecnico alle condizioni generali di contratto). Le linee Idea possono essere sottoscritte rispettando un investimento minimo sulle linee “core” pari almeno a 25.000 euro di CVN. Le linee Eligo non possono pesare, nel complesso, più del 50% del patrimonio complessivamente investito in Omnia.
Il servizio di “Disinvestimento Programmato” è un prelievo programmato con il quale il cliente può chiedere di ricevere direttamente sul proprio conto corrente, con una frequenza predeterminata (trimestre, semestre o anno), l’importo corrispondente a una percentuale (massimo 8% annuo) del controvalore della singola linea, rilevato alcuni giorni prima dell’inizio del processo di disinvestimento.
Il servizio di “Distribuzione Proventi” consente di ricevere sul proprio conto corrente l’importo corrispondente ai proventi (dividendi) erogati dagli strumenti sottostanti a ciascuna linea su cui è stato attivato il servizio. L’accredito automatico in conto corrente avviene con frequenza di norma trimestrale (nel corso del mese successivo alla fine di ciascun trimestre solare). Trattandosi di pagamento di dividendi effettivamente incassati, l’importo varia di trimestre in trimestre anche in modo significativo e potrebbero verificarsi trimestri nei quali, non essendo stato incassato alcun dividendo, non viene riconosciuto alcun importo.
Sì. Il servizio “Disinvestimento Programmato” può essere attivato su una o più linee di gestione. L’accredito sarà automatico sul conto corrente presso Fideuram indicato nella richiesta. In caso di attivazione del servizio su più linee di gestione all’interno del medesimo contratto, la percentuale e la frequenza del decumulo sono personalizzabili linea per linea.
Sì. Può essere modificato o disattivato direttamente dal cliente in qualunque momento.
Sì. Il servizio viene sospeso temporaneamente in questi casi:
- quando il prelievo programmato eccede il 90% del controvalore disponibile della linea di gestione, anche a causa della concomitanza di altri prelievi richiesti dal cliente e già processati;
- quando il prelievo programmato riduce il patrimonio della linea al di sotto della soglia tecnica di mantenimento della gestione;
- a seguito della costituzione in pegno del mandato, se l’importo complessivo del prelievo programmato eccede il controvalore disponibile del mandato (controvalore del mandato decurtato del valore della garanzia).
Sì. Il servizio è revocato d’ufficio quando una o più delle linee Omnia indicate dal cliente al momento dell’attivazione del servizio viene “chiusa” a seguito di liquidazione totale della linea, conversione totale o accorpamento di contratti.
No. Il servizio è revocato d’ufficio quando la linea di gestione sulla quale è attivato, viene “chiusa” a seguito di conversione totale o accorpamento contratti.
L’importo, trattandosi di operazione equiparabile ad un prelievo parziale, viene erogato al lordo della tassazione. Per quanto concerne la fiscalità, valgono le regole generali di tassazione delle rendite finanziarie:
· se il contratto è in Regime di Risparmio Gestito, l’imposta sostitutiva viene applicata al risultato di gestione maturato nell’anno solare tenendo ovviamente anche conto del/dei prelievo/i programmato/i eseguito/i;
· se il contratto è in Regime di Risparmio Ordinario (persone giuridiche), sono le singole operazioni di vendita degli strumenti finanziari a produrre eventi realizzativi soggetti a ritenuta a titolo di acconto: quindi, le vendite di strumenti finanziari necessarie per eseguire il prelievo potrebbero determinare plusvalenze tassabili a titolo di acconto; in questo caso la tassazione resterebbe in capo al mandato, senza ridurre l’importo del prelievo richiesto.
No. Il servizio di “Distribuzione Proventi” può essere attivato all’interno della linea Eligo Titoli, esclusivamente sui basket disponibili nella versione a “distribuzione”.
Per identificare quali siano i basket su cui è attivabile il servizio è necessario fare riferimento all’Allegato Tecnico alle Condizioni Generali di Contratto e al documento “Caratteristiche dei Basket”, nella sezione dedicata. Per ricevere l’accredito dei proventi sul proprio conto corrente è necessario scegliere sia la versione “a distribuzione” del basket sia indicare l’IBAN di accredito. In mancanza di questa info, i proventi saranno investiti nel portafoglio nel corso del mese successivo alla fine del trimestre solare nel quale sono stati pagati.
Nel Regime di Risparmio Gestito individuale i proventi staccati vengono reinvestiti o riconosciuti sul conto del cliente (a seconda dell’opzione scelta) al lordo della fiscalità. Gli importi saranno ricompresi, a fine anno, nell’imponibile fiscale su cui sarà calcolata la tassazione.
Nel regime di Risparmio Ordinario i proventi staccati vengono reinvestiti o riconosciuti sul conto del cliente (a seconda dell’opzione scelta) al netto della ritenuta che si intende a titolo di acconto.
Si. Sono previste commissioni di sottoscrizione, interamente o parzialmente derogabili a cura del Consulente Finanziario.
No. Non sono previste commissioni di conversione in nessun caso.
No. Non sono previste commissioni di uscita in nessun caso.
Si. L’iter prevede la necessità di prendere contatto con l’Unità di Private Wealth Management di Fideuram che predispone una proposta d’investimento in linea con le esigenze del cliente.
A seconda del grado di personalizzazione configurato dalla PWM le soglie di accesso minime sono fissate a 2.500.00€ o 5.000.000€.
Le operazioni di conversione parziale si realizzano con la liquidazione degli strumenti finanziari e il trasferimento dell’importo dalla linea di gestione cedente alla linea di gestione ricevente.
Maggiori informazioni sulle operazioni di conversione e sulle tempistiche indicative di esecuzione sono specificate nella presentazione “Vademecum tempistiche - Approfondimento sulle tempistiche indicative di esecuzione Omnia” resa disponibile sul portale PB a cura del team Sviluppo Offerta di Fideuram.
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Le operazioni di conversione totale si realizzano con il trasferimento degli strumenti finanziari dalla linea di gestione cedente alla linea di gestione ricevente.
Sulla linea beneficiaria avverrà poi la riallocazione (vendite ed acquisti), per allineare il portafoglio del cliente al portafoglio modello della linea.
Nell’ambito del Regime di Risparmio Gestito, l’intera operazione sarà gestita al lordo della fiscalità.
Nell’ambito del Regime di Risparmio Ordinario, sulla linea beneficiaria, avvenendo un realizzo di strumenti finanziari (riallocazione per adeguamento al nuovo portafoglio modello) saranno trattenute eventuali ritenute a titolo di acconto.
Maggiori informazioni sulle operazioni di conversione e sulle tempistiche indicative di esecuzione sono specificate nella presentazione “Vademecum tempistiche - Approfondimento sulle tempistiche indicative di esecuzione Omnia” resa disponibile sul portale PB nella sezione Guide a cura dello Sviluppo Offerta di Fideuram. Clicca qui per recuperarlo.
La motivazione è collegata al funzionamento delle conversioni totali.
Le conversioni totali tra linee (cfr domanda precedente) avvengono tramite trasferimento di strumenti finanziari, non di liquidità. Una volta trasferiti gli strumenti sulla linea beneficiaria è su questa che avviene la vendita degli stessi a favore dei nuovi strumenti previsti per la linea. Questo comporta che la performance di partenza della linea beneficiaria sia impattata:
· sempre dall’effetto mercato che intercorre tra il giorno del trasferimento (giorno che vede strumenti valorizzati di norma a due / tre giorni prima) e il giorno della vendita che di norma è il giorno lavorativo successivo al trasferimento. In questi giorni (circa 4) l’effetto performance pesa (in negativo o in positivo) sulla linea beneficiaria.
· solo nel caso mandati in Regime di Risparmio Ordinario (persone giuridiche) dall’addebito delle ritenute a titolo di acconto che maturano al realizzo della vendita degli strumenti trasferiti, vendita che avviene sulla linea beneficiaria. Pertanto, le ritenute impattano sul rendimento di quest’ultima (linea beneficiaria) anche se di competenza della linea cedente.
Diverso il caso delle conversioni parziali: in questi casi, poiché viene trasferita liquidità le linee beneficiarie partono “pulite”, cioè senza effetto mercato importato dagli strumenti trasferiti o (per il regime amministrato) senza eventuali impatti fiscali.
Dal punto di vista operativo non ci sono particolari differenze tra le due ipotesi. In entrambi i casi l’importo rilevato su ciascuna linea al momento dell’acquisizione della revoca è da ritenersi indicativo poiché:
· è valorizzato di norma a due / tre giorni lavorativi precedenti e quindi soggetto ad effetto mercato (negativo o positivo) tra il giorno in cui si rileva il valore e quello in cui avvengono le vendite. Effetto che inevitabilmente incide sul valore che sarà rimborsato al cliente.
· non è comprensivo degli oneri non ancora addebitati per il periodo di competenza che va da inizio trimestre al momento della revoca.
Nel caso, poi, si tratti di revoca totale di mandato incideranno anche le eventuali imposte sul capital gain che vengono calcolate e addebitate solo a valle del disinvestimento degli strumenti finanziari presenti su ciascuna linea del mandato.
La revoca di una singola linea, non comportando la revoca del mandato, non ha effetti fiscali immediati se il mandato è aperto in Regime di Risparmio Gestito, poiché il calcolo avviene a fine anno.
Se, invece, il mandato è aperto in Regime di Risparmio Ordinario, l’impatto fiscale è immediato anche sulla revoca della singola linea, avvenendo sul realizzo di strumenti finanziari.
Maggiori informazioni sulle operazioni di conversione e sulle tempistiche indicative di esecuzione sono specificate nella presentazione “Vademecum tempistiche - Approfondimento sulle tempistiche indicative di esecuzione Omnia” resa disponibile sul portale PB nella sezione Guide a cura dello Sviluppo Offerta di Fideuram. Clicca qui per recuperarlo.
Sì. Per conoscere quali sono le linee coerenti con la normativa e per monitorare i frequenti aggiornamenti è possibile consultare la presentazione dell’offerta commerciale di Omnia disponibile sul Portale FAM e/o accedere a questo link riferito al sito istituzionale di FAM:
https://www.fideuramassetmanagement.it/it/sostenibilita/sostenibilita/
L’intermediario finanziario (Banca ed SGR) gestisce dal punto di vista finanziario il patrimonio conferito in gestione, ma non può effettuare consulenza contabile e fiscale che resta di esclusiva competenza del commercialista.
Si. Fideuram ha predisposto il “Servizio di Reporting Imprese” che è attivabile con apposita richiesta. L’attivazione del servizio consente al cliente di ricevere (esclusivamente accedendo con le proprie password a FOL o Alfabeto) in aggiunta alla documentazione standard:
- un report mensile dei movimenti della gestione (in formato Excel protetto), con i dati utili alla contabilizzazione delle operazioni;
- un rendiconto mensile (in formato pdf), con periodo di riferimento da inizio trimestre alla fine di ciascun mese di riferimento;
- la certificazione annuale dei redditi e delle ritenute d’acconto applicata sui proventi dei fondi comuni (in formato Excel protetto), con gli stessi dati del documento cartaceo (entro fine marzo).
È opportuno chiarire che il report mensile con i movimenti degli strumenti finanziari è utile a consentire il riporto in contabilità e in dichiarazione dei redditi degli eventi reddituali relativi alla gestione patrimoniale. Tuttavia, non effettua scelte di tenuta della contabilità, di pertinenza esclusiva degli amministratori e dei commercialisti delle imprese clienti.
Maggiori informazioni sono reperibili nella presentazione “Fideuram Omnia - Servizio Reporting Imprese” resa disponibile a cura dello Sviluppo Offerta di Fideuram.
I canali informativi da cui è possibile ottenere informazioni e aggiornamenti sul mondo delle GP Omnia sono:
- Il Portale o l’App di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, dove sono sempre reperibili nella sezione “News” i commenti trimestrali ed eventuali approfondimenti ad hoc dedicati. Nella sezione “Prodotti – Gestioni Patrimoniali” è possibile scaricare i factsheet e i portafogli completi (aggiornati una volta al mese) di tutte le linee GP.
- Sempre su Portale o App di FAM SGR nella sezione “News” sono disponibili anche le view periodiche e le indicazioni semaforiche relative ai basket Eligo Titoli. Nella sezione “News” è inoltre disponibile la presentazione aggiornata dell’offerta commerciale di Omnia. il documento è scaricabile digitando “Presentazione GP Omnia” in “cerca”.
- I Podcast periodici nei quali il Responsabile Investimenti di Fideuram AM effettua approfondimenti mirati sull’attività di gestione svolta. I podcast vengono comunicati a tutta la rete tramite apposite mail e sono sempre consultabili al seguente link: https://www.fideuramassetmanagement.it/upload/Media/audio/podcast.htm.
- L’applicativo iSelect, per consultare, in particolare, le performance storiche delle varie linee GP, anche tramite grafici costruiti su orizzonti temporali personalizzati e con una profondità massima di 10 anni.
- Le mail inviate con cadenza settimanale a tutta la rete dal team Marketing e Comunicazione di Fideuram AM che riepilogano le principali pubblicazioni rese disponibili sul Portale o App di FAM.
- Il Portale PB (a cura di Fideuram S.p.A.), nelle sezioni Prodotti e Servizi > Supporti Commerciali > Guide e/o Modulistica, dove sono pubblicati vari tipi di vademecum e informative e nelle sezioni Prodotti e Servizi > Performance e Report > Gestioni Patrimoniali > Fideuram Omnia, dove sono pubblicati i report mensili completi e suddivisi per famiglie di linee, contenenti tutti i factsheet e il dettaglio dei portafogli.
- La KeyTV, dove è possibile consultare le interviste e gli approfondimenti su prodotti e mercati.
Per informazioni e supporto commerciale sull’offerta: Unità di Sviluppo Commerciale Reti di Fideuram Asset Management SGR? (contatti: Grande Anna Lena - Responsabile, Chierichetti Federico – Product Specialist, Bertarelli Bruno – Product Specialist, oltre all’indirizzo mail infoprodotti@fideuramsgr.it).
Per informazioni di carattere operativo o amministrativo: Unità Assistenza Rete di Fideuram all’indirizzo mail: assistenzarete@fideuram.it.
In sintesi, la caratteristica principale del Regime di Risparmio Gestito Individuale è che la tassazione avviene secondo un criterio di “maturazione” annuale. In altre parole vengono tassate le plusvalenze non ancora effettivamente realizzate e, per altro verso, sono immediatamente deducibili le eventuali minusvalenze maturate anche se non ancora effettivamente realizzate.
I vantaggi principali sono:- piena compensabilità tra redditi di qualsiasi natura (redditi di capitale e redditi diversi). Non opera, quindi, l’asimmetria che impedisce la compensazione tra redditi di capitale per investimenti assoggettati al Regime del Risparmio Amministrato, voluta dal Legislatore.
- gli oneri (inclusa l’imposta di bollo) e le commissioni di investimento, negoziazione e custodia sono computati in diminuzione dalla base imponibile.
In caso di minusvalenze (ancorché latenti poiché maturate, ma non realizzate), la loro compensabilità con i redditi di capitale, costituisce un’ipotesi estremamente favorevole per il contribuente. Inoltre, l’eventuale risultato negativo (complessivo) di un esercizio può essere portato in deduzione dai risultati positivi successivi, fino al 4° anno.
Diversamente dalle GP Omnia sottoscritte da persone fisiche, per le quali è possibile l’opzione per il regime di Risparmio Gestito Individuale che ha il vantaggio di determinare un unico risultato di gestione fiscalmente rilevante ai fini fiscali, il mandato di GP Omnia aperto da parte di persona giuridica non individua una categoria di provento a sé stante per l’investitore, data dal rendimento complessivo della stessa.
Infatti, l’esistenza di una gestione – vale a dire di una delega ad un soggetto particolarmente qualificato (la società di gestione) per l’esecuzione di determinati investimenti in nome e per conto proprio - determina, sotto ogni profilo, conseguenze assolutamente identiche a quelle che subirebbero i singoli investimenti nei quali la gestione si articola, qualora gli stessi fossero posti in essere direttamente dall’investitore sulla base di autonome scelte gestionali.
In sintesi, quindi, la caratteristica più rilevante del regime ordinario è che comporta l’addebito di ritenute a titolo di acconto in occasione di ogni realizzo in guadagno di strumenti finanziari, sia per effetto dell’attività del gestore, sia per effetto di disposizioni di varia natura da parte del cliente (conversioni, prelievi, ecc…).
Questo avviene a prescindere dal risultato di gestione del mandato: si possono avere addebiti a titolo di acconto anche in caso di risultato di gestione negativo, se l’operazione di realizzo sta determinando la vendita anche solo di uno strumento finanziario in guadagno.
Per contro non si ha tassazione sul risultato maturato alla fine di ogni anno solare.
Sì. La minusvalenza certificata in Regime di Risparmio Gestito può essere caricata su un singolo mandato di gestione, purché aperto anch’esso in regime di risparmio gestito. In caso di mandato cointestato, ciascun mandante potrà beneficiare delle minusvalenze di propria pertinenza.
Nei contratti Fideuram Omnia in regime di risparmio gestito è possibile conferire esclusivamente minusvalenze fiscali certificate risultanti alla chiusura di altro rapporto in regime gestito. La certificazione di minusvalenza di cui all’art. 7 del D.Lgs. 461/97, affinché possa essere utilizzata per ridurre la base imponibile dell’imposta sulle rendite finanziarie relativa all’anno in corso, dovrà pervenire entro il terzultimo venerdì di dicembre, esclusivamente in originale e unitamente ad una disposizione del cliente contenente i riferimenti del mandato Fogli/Fideuram Omnia per il quale intende far valere la minusvalenza, a:
State Street Bank International GmbH - Succursale Italia
Milan Tax Service - IMA
Via Ferrante Aporti, 10
20125 – Milano (MI)
c.a. Foglio Claudia / Santoro Francesco
Per tutte le certificazioni ricevute dalla SGR successivamente al suddetto termine, la minusvalenza potrà essere registrata e quindi utilizzata solo a partire dall’anno successivo, con la conseguente impossibilità di recupero delle minusvalenze maturate nel quarto anno precedente a quello in corso.
Si segnala che sul portale PB (clicca qui) nella sezione delle guide è disponibile un documento esplicativo dal titolo “Fiscalita' - GP Fogli e Omnia Utilizzo minusvalenze certificate_nov 2023 FID” che contiene numerose informazioni utili.
Il carico delle minusvalenze certificate può essere fatto sia all’apertura del rapporto sia successivamente. È importante sottolineare che l’utilizzo delle minusvalenze in compensazione può essere fatto solo con plusvalenze compensabili e realizzate successivamente all’avvenuto carico nel sistema.
· Per il Regime di Risparmio Gestito il momento fiscale è la fine dell’anno o la revoca del mandato.
· Per il Regime Ordinario non si pone la questione della compensazione all’interno del mandato. Vengono solo applicate ritenute a titolo di acconto al momento del realizzo di vendita di strumenti in guadagno.
Sì. Nel caso di chiusura di mandato GP Omnia in Regime di Risparmio Gestito la certificazione viene inviata automaticamente all’indirizzo di posta indicato per la corrispondenza di mandato.
Nel caso di chiusura di mandato GP Omnia in Regime di Risparmio Ordinario non si pone la questione delle minusvalenze. Non esiste, pertanto, alcuna certificazione.
No. Omnia non prevede la possibilità di variare il regime fiscale. Per le persone fisiche il Regime fiscale sarà quello di Risparmio Gestito Individuale, per le persone giuridiche sarà quello Ordinario.
Al fine di rendere più trasparenti i costi dell’investimento, nell’allegato tecnico, Sezione B, del contratto sono previste una serie di tabelle che riassumono i costi individuati per singola Linea di gestione sulla base di un portafoglio modello, ipotizzando un importo di sottoscrizione pari a quello specificato per ciascuna Linea, su un orizzonte temporale di un anno e nell’ipotesi di rendimento pari a zero (il rendimento ipotizzato pari a zero è meramente esemplificativo e non è rappresentativo dei rendimenti passati né indicativo di quelli futuri).
Nelle tabelle è fornita evidenza dell’aggregazione dei costi e degli oneri relativi alle Linee di gestione, comprensiva degli importi ricevuti dal soggetto collocatore da parte della Società di Gestione (incentivi).
I costi una tantum sono addebitati solo in fase di conferimento e sono variabili in funzione delle condizioni applicate al cliente, mentre i costi ricorrenti sono corrisposti periodicamente e rappresentati su base annua.
La Direttiva MiFID II richiede agli Intermediari una maggiore trasparenza verso la clientela con riferimento ai costi e oneri connessi alla prestazione di servizi di investimento e accessori e agli strumenti finanziari. In particolare, gli intermediari devono informare il cliente in merito a:
· I costi e gli oneri applicati dall’impresa relativamente ai servizi di investimento e/o servizi accessori prestati al cliente e tutti i costi e gli oneri relativi alla realizzazione e gestione degli strumenti finanziari.
· L’effetto cumulativo dei costi sul rendimento.
Innanzitutto, ricordiamo che tale Informativa è altra cosa rispetto all’Informativa sui costi ex Post resa da Fideuram S.p.A. sull’intera posizione del cliente presso il Gruppo Fideuram.
L’informativa sui costi della SGR consiste in una comunicazione resa alla clientela che riporta i dati relativi all’intero mandato del cliente. In particolare, sono riportate le seguenti informazioni:
• Giacenza Media della Gestione di Portafogli;
• Totale dei costi, oneri e incentivi [€, %];
• Costi connessi alla presentazione del servizio di gestione di portafogli, comprensivi di IVA (ove applicabile), imposta di bollo e tobin tax [€, %];
• Costi connessi agli strumenti finanziari [€, %];
• Rendimento lordo [€, %];
• Rendimento al netto del totale dei costi, oneri e incentivi [€, %];
• Pagamenti ricevuti dalla SGR da terze parti, accreditati alla Gestione di Portafogli del cliente [€, %];
• Pagamenti effettuati dalla SGR al Collocatore [€, %]
• Ammontare degli oneri fiscali [€, %]
La normativa MiFID II ha introdotto l’obbligo di rendicontare due nuove tipologie di costo «indiretto», o «implicito»: i costi di transazione, “connessi alla presentazione del servizio di gestione di Portafogli” e i costi dei sottostanti (i.e. TER), Entrambe le voci di costo trovano specifica evidenza nelle relative voci di costo. Si precisa che questi costi sono calcolati ad hoc per l’informativa sui costi ai fini MIFID, in alcuni casi sulla base di metodologie indicate dalle Autorità europee, con l’obiettivo di ottenere la migliore stima possibile del costo sostenuto dal cliente.
•
Si tratta del costo degli OICR e degli ETF sottostanti la Linea di Gestione. Il calcolo si basa sul saldo degli OICR/ETF in portafoglio a ciascun fine mese (i.e. 12 fotografie annuali) a cui viene applicato il TER di ciascun prodotto (1/12 del TER annuale). Il calcolo viene effettuato considerando il portafoglio effettivo di fine mese.
I costi di transazione e i costi dei sottostanti, che compongono l’aggregato costi dello strumento, in quanto stima di costi impliciti e espliciti (es. Broker fee) sostenuti dal cliente nell’ambito del servizio di gestione di portafoglio, concorrono alla determinazione degli indici di rendimento (lordo e netto).
A differenza del rendiconto Consob, che ha una competenza trimestrale, l’Informativa ha una competenza annuale. Per i clienti che hanno aperto il rapporto in corso d’anno, l’informativa sarà relativa al periodo dalla sottoscrizione a fine anno.
L’Informativa comprende i costi di tutte le linee di gestione che il cliente ha avuto nell’anno, incluse quelle eventualmente chiuse in corso d’anno.
L’informativa riporta alcune voci di costo aggiuntive rispetto al rendiconto CONSOB (i costi di transazione ed i costi dei sottostanti), che la normativa impone di considerare e rendicontare al cliente. I costi dell’informativa MiFID inoltre non includono l’imposta sulle rendite finanziarie. Ne consegue pertanto che i costi totali riportati nell’informativa sui costi non corrisponderanno alla sommatoria delle varie tipologie di costo presenti nei rendiconti trimestrali CONSOB.
L’informativa ex ante deve essere fornita alla clientela in tempo utile nel caso in cui l’intermediario abilitato raccomandi oppure offra in vendita uno strumento finanziario o raccomandi un servizio.
L’informativa ex post deve essere fornita su base almeno annuale e deve rendicontare al cliente i costi, gli oneri effettivamente sostenuti, e gli eventuali inventivi percepiti/riconosciuti.
L’informativa ex ante delle GP di Fideuram Asset Management viene fornita al cliente, per singola Linea di gestione, nell’ambito della documentazione pre-contrattuale.
L’informativa ex ante inoltre si caratterizza per una maggiore granularità rispetto all’informativa ex post che aggrega le diverse voci di costo dell’informativa ex ante nelle macro-categorie evidenziate sopra.
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Riguardo ai Fogli Step In Plus durante il periodo di gestione “remunerata”, il portafoglio delle linee è costituito, oltre che da un piccolo buffer di liquidità al servizio del pagamento di eventuali oneri trimestrali, da Certificati con sottostanti dei Pronti contro Termine. I Certificati hanno una data di scadenza (c.d. Redemption Date) coincidente con la durata prevista del periodo di gestione “remunerata” (es. tre mesi). Alla scadenza i Certificati vengono rimborsati ad un prezzo lordo maggiorato della componente di remunerazione prevista. Contestualmente al rimborso dei Certificati, il gestore procede ad impegnare la liquidità riveniente per investirla nelle componenti previste dal primo Step (di norma un mix tra una strategia conservativa, inizialmente prevalente, e una strategia azionaria, destinata poi a crescere progressivamente durante gli step successivi).
Riguardo ai Fogli Step In 36+ l’investimento durante il periodo di gestione “remunerata” viene realizzato tramite l’acquisto di certificati collegati a titoli di debito governativi italiani con scadenze trimestrali allineate ai successivi step trimestrali di investimento progressivo. Alla scadenza, ciascun certificato viene rimborsato ad un prezzo lordo maggiorato della componente di remunerazione prevista. Contestualmente al rimborso di ciascun certificato, il gestore procede ad impegnare la liquidità riveniente per investirla nelle componenti previste dallo step. I certificati rimanenti, la cui scadenza è prevista progressivamente nei trimestri successivi, restano investiti ed esposti al mercato obbligazionario di riferimento.
Nel caso in cui il Foglio venisse liquidato prima della scadenza di un Certificato, questo non produrrà la remunerazione prevista.
Con riferimento ai Fogli Step In Plus il cliente riceverà un rimborso pari al capitale inizialmente versato, detratto degli oneri di competenza del periodo di riferimento (commissioni di investimento, IVA, ecc…).
Riguardo ai Fogli Step In 36+:
• i certificati non ancora scaduti sono esposti all’effetto del mercato obbligazionario di riferimento;
• i certificati arrivati a scadenza prevedono che l’ìmporto sia contestualmente investito nella componente azionaria.
Di conseguenza il cliente riceverà un rimborso pari al valore di mercato (migliorativo o peggiorativo rispetto al valore inizialmente versato) e detratti gli oneri di competenza del periodo di riferimento (commissioni di investimento, IVA, ecc…).
I Fogli Step In Plus e Step in 36+ non sono pensati per essere liquidati alla scadenza dei certificati.
È tuttavia possibile chiederne la revoca in qualsiasi momento. Poiché la liquidità riveniente dalla scadenza dei Certificati viene contestualmente impegnata per essere investita nelle componenti previste dall’ingresso progressivo in azionario, la revoca acquisita subito dopo la scadenza dei certificati avrà di norma effetto a valere sugli strumenti finanziari azionari appena acquistati e relativi al portafoglio previsto dalla strategia Step In. Questo potrà, quindi, comportare un rimborso impattato (positivamente o negativamente) dall’effetto mercato collegato a strumenti finanziari obbligazionari e azionari rimasti in portafoglio per alcuni giorni.
Inoltre ed in aggiunta a quanto sopra, con riferimento ai Fogli Step In 36+ i certificati la cui scadenza è prevista nei trimestri successivi, restano esposti all’andamento del mercato obbligazionario di riferimento, analogamente a quanto già descritto in caso di revoche e prelievi. Inoltre la liquidazione avverrà in base al peso dei singoli strumenti e non sarà possibile chiedere il rimborso del solo certificato scaduto.
Nell’estratto conto consob di riferimento del periodo nel quale è avvenuta la vendita, il cliente potrà rilevare il prezzo di rimborso maggiorato dei singoli Certificati. Il prezzo di acquisto è invece evidenziato nell’estratto conto consob riferito al trimestre nel quale è avvenuta l’operazione.
Quando il benchmark del Foglio realizza una performance negativa pari al 5% dal valore di chiusura del periodo di sottoscrizione si attiva il meccanismo di accelerazione dell’investimento azionario con acquisto di un ulteriore 5% di componente azionaria. Al raggiungimento di un livello di performance negativa rilevante, i livelli successivi di performance negativa rilevante sono determinati dai multipli di -5% successivi all’ultima performance negativa del benchmark già raggiunta In caso di correzione ulteriore - e pari al 10% dal valore iniziale - l’acquisto aggiuntivo di azioni sarà pari al 10% (del 15% in caso di discesa pari al 15%, del 20% in caso di discesa pari al 20% ecc…). Le percentuali di acquisto saranno cumulate al raggiungimento nella stessa giornata di più livelli di performance negativa rilevante (es. acquisto del 15% di componente azionaria in caso di discesa dei mercati del 10% in una sola giornata rispetto al valore di chiusura del periodo di sottoscrizione) In caso di discesa dei mercati e attivazione del meccanismo di accelerazione dell’investimento azionario, il Foglio potrebbe completare l’investimento azionario prima della scadenza prevista (es. 12 mesi). In assenza di repentine discese dei mercati, si comporterà invece come una Step In standard.
Non sono, invece, previste riallocazioni in senso inverso, con riduzione dell’esposizione alla componente azionaria, in caso di performance positive dell’indice di riferimento.
Il servizio di “Disinvestimento Programmato” è un prelievo programmato con il quale il cliente può chiedere di ricevere direttamente sul proprio conto corrente, con una frequenza predeterminata (trimestre, semestre o anno), l’importo corrispondente a una percentuale (massimo 8% annuo) del controvalore della singola linea, rilevato alcuni giorni prima dell’inizio del processo di disinvestimento.
Il servizio di “Distribuzione Proventi” consente di ricevere sul proprio conto corrente l’importo corrispondente ai proventi (dividendi) erogati dagli strumenti sottostanti a ciascuna linea su cui è stato attivato il servizio. L’accredito automatico in conto corrente avviene con frequenza di norma trimestrale (nel corso del mese successivo alla fine di ciascun trimestre solare). Trattandosi di pagamento di dividendi effettivamente incassati, l’importo varia di trimestre in trimestre anche in modo significativo e potrebbero verificarsi trimestri nei quali, non essendo stato incassato alcun dividendo, non viene riconosciuto alcun importo.
Sì. Il servizio “Disinvestimento Programmato” può essere attivato su una o più linee di gestione. L’accredito sarà automatico sul conto corrente presso Fideuram indicato nella richiesta. In caso di attivazione del servizio su più linee di gestione (fogli) all’interno del medesimo contratto, la percentuale e la frequenza del decumulo sono personalizzabili linea per linea.
Sì. Può essere modificato o disattivato direttamente dal cliente in qualunque momento.
Sì. Il servizio viene sospeso temporaneamente quando:
· il prelievo programmato eccede il 90% del controvalore disponibile della linea, anche a causa della concomitanza di altri prelievi richiesti dal cliente e già processati;
· il prelievo programmato riduce il patrimonio della linea al di sotto della soglia tecnica di mantenimento della gestione;
· a seguito della costituzione in pegno del mandato, se l’importo complessivo del prelievo programmato eccede il controvalore disponibile del mandato (controvalore del mandato decurtato del valore della garanzia).
Sì. Il servizio è revocato d’ufficio quando una o più delle linee Fogli indicate dal cliente al momento dell’attivazione del servizio viene “chiusa” a seguito di liquidazione totale della linea, conversione totale o accorpamento di contratti.
No. Il servizio è revocato d’ufficio quando la linea di gestione sulla quale è attivato, viene “chiusa” a seguito di conversione totale o accorpamento contratti.
L’importo, trattandosi di operazione equiparabile ad un prelievo parziale, viene erogato al lordo della tassazione. Per quanto concerne la fiscalità, valgono le regole generali di tassazione delle rendite finanziarie:
· se il contratto è in Regime di Risparmio Gestito, l’imposta sostitutiva viene applicata al risultato di gestione maturato nell’anno solare tenendo conto ovviamente del/dei prelievo/i programmato/i eseguito/i;
· se il contratto è in Regime di Risparmio Amministrato, sono le singole operazioni di vendita degli strumenti finanziari a produrre eventi realizzativi soggetti a imposta a titolo definitivo: quindi, le vendite di strumenti finanziari necessarie per eseguire il prelievo potrebbero determinare plusvalenze soggette a imposta sostitutiva; in questo caso la tassazione resterebbe in capo al mandato, senza ridurre l’importo del prelievo richiesto.
· se il contratto è in Regime di Risparmio Ordinario (persone giuridiche), sono le singole operazioni di vendita degli strumenti finanziari a produrre eventi realizzativi soggetti a ritenuta a titolo di acconto: quindi, le vendite di strumenti finanziari necessarie per eseguire il prelievo potrebbero determinare plusvalenze tassabili a titolo di acconto; anche in questo caso la tassazione resterebbe in capo al mandato, senza ridurre l’importo del prelievo richiesto.
No. Il servizio di “Distribuzione Proventi” può essere attivato solo nell’ambito delle famiglie di Fogli Tema e Stile ed esclusivamente sui Fogli disponibili nella versione a “distribuzione”. Per identificare quali siano i Fogli della famiglia Tema e Stile su cui è attivabile il servizio è necessario fare riferimento all’Allegato alle Condizioni Generali di Contratto “Caratteristiche dei Fogli”, nella sezione dedicata. Per ricevere l’accredito dei proventi sul proprio conto corrente è necessario scegliere sia la versione “a distribuzione” del Foglio sia indicare l’IBAN di accredito. In mancanza di questa info, i proventi saranno investiti nel portafoglio nel corso del mese successivo alla fine del trimestre solare nel quale sono stati pagati.
Nel Regime di Risparmio Gestito individuale i proventi staccati vengono reinvestiti o riconosciuti sul conto del cliente (a seconda dell’opzione scelta) al lordo della fiscalità. Gli importi saranno ricompresi, a fine anno, nell’imponibile fiscale su cui sarà calcolata la tassazione.
Nel Regime del Risparmio Amministrato i proventi staccati vengono reinvestiti o riconosciuti sul conto del cliente (a seconda dell’opzione scelta) al netto della fiscalità.
Nel regime di Risparmio Ordinario i proventi staccati vengono reinvestiti o riconosciuti sul conto del cliente (a seconda dell’opzione scelta) al netto della ritenuta che si intende a titolo di acconto.
Si. Sono previste commissioni di entrata, interamente o parzialmente derogabili a cura del Consulente Finanziario.
No. Non sono previste commissioni di conversione in nessun caso.
No. Non sono previste commissioni di uscita in nessun caso.
Maggiori informazioni sulle operazioni di conversione e sulle tempistiche indicative di esecuzione sono specificate nella presentazione “Vademecum tempistiche - Approfondimento sulle tempistiche indicative di esecuzione Fogli” resa disponibile a cura dello Sviluppo Offerta di Fideuram.
Sulla linea beneficiaria avverrà poi la riallocazione (vendite ed acquisti), per allineare il portafoglio del cliente al portafoglio modello della linea.
Nell’ambito del regime del Regime di Risparmio Gestito, l’intera operazione sarà gestita al lordo della fiscalità.
Nell’ambito del Regime di Risparmio Amministrato, sul Foglio (linea) beneficiario, avvenendo un realizzo di strumenti finanziari (determinato dalla riallocazione per adeguamento al nuovo portafoglio modello) saranno trattenute eventuali imposte sostitutive.
Nell’ambito del Regime di Risparmio Ordinario, sulla linea beneficiaria, avvenendo un realizzo di strumenti finanziari (riallocazione per adeguamento al nuovo portafoglio modello) saranno trattenute eventuali ritenute a titolo di acconto.
Maggiori informazioni sulle operazioni di conversione e sulle tempistiche indicative di esecuzione sono specificate nella presentazione “Vademecum tempistiche - Approfondimento sulle tempistiche indicative di esecuzione Fogli” resa disponibile a cura dello Sviluppo Offerta di Fideuram.
La motivazione è collegata al funzionamento delle conversioni totali.
Le conversioni totali tra linee (cfr domanda precedente) avvengono tramite trasferimento di strumenti finanziari, non di liquidità. Una volta trasferiti gli strumenti sulla linea beneficiaria è su questa che avviene la vendita degli stessi a favore dei nuovi strumenti previsti per la linea. Questo comporta che la performance di partenza della linea beneficiaria sia impattata:
· sempre dall’effetto mercato che intercorre tra il giorno del trasferimento (giorno che vede strumenti valorizzati di norma a due / tre giorni prima) e il giorno della vendita che di norma è il giorno lavorativo successivo al trasferimento. In questi giorni (circa 3 o 4) l’effetto performance pesa (in negativo o in positivo) sulla linea beneficiaria.
· solo nel caso mandati in Regime di Risparmio Amministrato dall’addebito imposte sostitutive che maturano al realizzo della vendita degli strumenti trasferiti, vendita che avviene sulla linea beneficiaria. Pertanto, le imposte impattano sul rendimento di quest’ultima anche se di competenza della linea cedente.
· solo nel caso mandati in Regime di Risparmio Ordinario (persone giuridiche) dall’addebito delle ritenute a titolo di acconto che maturano al realizzo della vendita degli strumenti trasferiti, vendita che avviene sulla linea beneficiaria. Pertanto, le ritenute impattano sul rendimento di quest’ultima anche se di competenza della linea cedente.
Diverso il caso delle conversioni parziali: in questi casi, poiché viene trasferita liquidità le linee beneficiarie partono “pulite”, cioè senza effetto mercato importato dagli strumenti trasferiti o (per il regime amministrato) senza eventuali impatti fiscali.
Anche in questo caso la motivazione è collegata al funzionamento delle conversioni totali.
Le conversioni totali tra Fogli (linee) avvengono tramite trasferimento di strumenti finanziari, non di liquidità.
Per questo motivo “il mio Foglio” o “Il mio Foglio ESG” (ma il discorso è ugualmente valido per qualsiasi altro Foglio (linea) beneficiario) viene alimentato con gli strumenti finanziari presenti nella/e linea/e cedente/i.
Poiché i sistemi informativi in dotazione (Piattaforma di Consulenza, Online, ecc…), gestiti da Fideuram si aggiornano per data valuta delle operazioni e non per data operazione, il portafoglio della linea beneficiaria per alcuni giorni (ossia fino a maturazione di tutte le valute delle operazioni di compravendita) sarà visivamente composto dagli strumenti finanziari delle linee trasferite.
Dal punto di vista operativo non ci sono particolari differenze tra le due ipotesi. In entrambi i casi l’importo rilevato su ciascuna linea al momento dell’acquisizione della revoca è da ritenersi indicativo poiché:
· è valorizzato di norma a due / tre giorni lavorativi precedenti e quindi soggetto ad effetto mercato (negativo o positivo) tra il giorno in cui si rileva il valore e quello in cui avvengono le vendite. Effetto che inevitabilmente incide sul valore che sarà rimborsato al cliente.
· non è comprensivo degli oneri non ancora addebitati per il periodo di competenza che va da inizio trimestre al momento della revoca.
Nel caso, poi, si tratti di revoca di mandato incideranno anche gli eventuali impatti fiscali che vengono calcolati e addebitati solo a valle del disinvestimento degli strumenti finanziari presenti su ciascuna linea del mandato.
La revoca di una singola linea, non comportando la revoca del mandato, non ha effetti fiscali immediati se il mandato è aperto in Regime di Risparmio Gestito, poiché il calcolo avviene a fine anno.
Se, invece, il mandato è aperto in Regime di Risparmio Amministrato o Ordinario, l’impatto fiscale è immediato anche sulla revoca della singola linea, avvenendo sul realizzo di strumenti finanziari.
Una volta venduti gli strumenti, la prima tranche di pagamenti viene riconosciuta alla prima valuta utile (di norma ed in media dopo sette / dieci giorni lavorativi). La parte residua viene riconosciuta alla maturazione delle valute successive e comunque al termine dei calcoli fiscali e, in caso di dividendi staccati prima della revoca, ma non ancora pagati, al pagamento degli stessi (a cui vanno aggiunti i giorni necessari alla negoziazione della divisa, se il dividendo viene pagato in valuta diversa dall’euro).
Se il pagamento del dividendo è previsto dopo molte settimane rispetto allo stacco, vengono riconosciuti ulteriori acconti dopo il primo, per ridurre al minimo possibile l’importo cautelativamente trattenuto sul conto di liquidità della singola linea.
Maggiori informazioni sulle operazioni di conversione e sulle tempistiche indicative di esecuzione sono specificate nella presentazione “Vademecum tempistiche - Approfondimento sulle tempistiche indicative di esecuzione Fogli” resa disponibile sul portale PB a cura dello Sviluppo Offerta di Fideuram. Clicca qui per accedervi (link).
L’intermediario finanziario (Banca ed SGR) gestisce dal punto di vista finanziario il patrimonio conferito in gestione, ma non può effettuare consulenza contabile e fiscale che resta di esclusiva competenza del commercialista.
Nei contratti Fogli Fideuram in regime di risparmio gestito è possibile conferire esclusivamente minusvalenze fiscali certificate risultanti alla chiusura di altro rapporto in regime gestito. La certificazione di minusvalenza di cui all’art. 7 del D.Lgs. 461/97, affinché possa essere utilizzata per ridurre la base imponibile dell’imposta sulle rendite finanziarie relativa all’anno in corso, dovrà pervenire entro il terzultimo venerdì di dicembre, esclusivamente in originale e unitamente ad una disposizione del cliente contenente i riferimenti del mandato Fogli/Fideuram Omnia per il quale intende far valere la minusvalenza, a:
State Street Bank International GmbH - Succursale Italia
Milan Tax Service - IMA
Via Ferrante Aporti, 10
20125 – Milano (MI)
c.a. Foglio Claudia / Santoro Francesco
Per tutte le certificazioni ricevute dalla SGR successivamente al suddetto termine, la minusvalenza potrà essere registrata e quindi utilizzata solo a partire dall’anno successivo, con la conseguente impossibilità di recupero delle minusvalenze maturate nel quarto anno precedente a quello in corso.
Per il caricamento della minusvalenza su mandato GP Fogli aperto in regime amministrato, la procedura è diversa e il riferimento per i dettagli è l’Assistenza Rete di Fideuram.
Si segnala che sul portale PB (clicca qui) nella sezione delle guide è disponibile un documento esplicativo dal titolo “Fiscalita' - GP Fogli e Omnia Utilizzo minusvalenze certificate_nov 2023 FID” che contiene numerose informazioni utili con riferimento ad entrambi i regimi.
I canali informativi da cui è possibile ottenere informazioni e aggiornamenti sul mondo delle GP Fogli sono:
• Il Portale o l’App di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, dove sono sempre reperibili nella sezione “Prodotti” o “News” i report dedicati alle varie famiglie di Fogli con i commenti trimestrali ed eventuali approfondimenti ad hoc dedicati. Qui è anche possibile scaricare factsheet dei singoli Fogli e i portafogli completi (aggiornati una volta al mese).
• Sempre su Portale o App di FAM SGR nella sezione “News” sono disponibili anche le view periodiche e le indicazioni semaforiche relative ai Fogli Classe, Tema e Stile. Nella sezione “News” è inoltre disponibile la presentazione aggiornata dell’offerta commerciale di Omnia. il documento è scaricabile digitando “Presentazione GP Fogli” in “cerca”.
• I Podcast periodici nei quali il Responsabile Gestione Prodotti Azionari, Obbligazionari e Soluzioni di investimento di Fideuram AM effettua approfondimenti mirati sull’attività di gestione svolta. I podcast vengono comunicati a tutta la rete tramite apposite mail e sono sempre consultabili al seguente link:
https://www.fideuramassetmanagement.it/upload/Media/audio/podcast.htm.
• L’applicativo iSelect, per consultare, in particolare, le performance storiche delle varie linee GP, anche tramite grafici su costruiti su orizzonti temporali personalizzati e con una profondità che arriva fino al lancio del servizio Fogli (maggio 2018).
• Le mail inviate con cadenza settimanale a tutta la rete dall’Unità Comunicazione di FAM che riepilogano le principali pubblicazioni rese disponibili sul Portale o App di FAM.
• Il Portale PB (a cura di Fideuram S.p.A.), nelle sezioni Prodotti e Servizi > Supporti Commerciali > Guide e/o Modulistica, dove sono pubblicati vari tipi di vademecum e informative e nelle sezioni Prodotti e Servizi > Performance e Report > Fogli Fideuram, dove sono pubblicati i report mensili completi e suddivisi per famiglie di Fogli, contenenti tutti i factsheet e il dettaglio dei portafogli.
• La KeyTV, dove è possibile consultare le interviste e gli approfondimenti su prodotti e mercati.
Per informazioni e supporto commerciale sull’offerta: Unità di Sviluppo Commerciale Reti di Fideuram Asset Management SGR (contatti: Grande Anna Lena - Responsabile, Chierichetti Federico – Product Specialist, Bertarelli Bruno – Product Specialist, oltre all’indirizzo mail infoprodotti@fideuramsgr.it).
Per informazioni di carattere operativo o amministrativo: Unità Assistenza Rete di Fideuram all’indirizzo mail: assistenzarete@fideuram.it.
In sintesi, la caratteristica principale del Regime di Risparmio Gestito Individuale è che la tassazione avviene secondo un criterio di “maturazione” annuale. In altre parole vengono tassate le plusvalenze non ancora effettivamente realizzate e, per altro verso, sono immediatamente deducibili le eventuali minusvalenze maturate anche se non ancora effettivamente realizzate.
I vantaggi principali sono:
• piena compensabilità tra redditi di qualsiasi natura (redditi di capitale e redditi diversi). Non opera, quindi, l’asimmetria che impedisce la compensazione tra redditi di capitale per investimenti assoggettati al Regime del Risparmio Amministrato, voluta dal Legislatore.
• Gli oneri (inclusa l’imposta di bollo) e le commissioni di investimento, negoziazione e custodia sono computati in diminuzione dalla base imponibile.
In caso di minusvalenze (ancorché latenti poiché maturate, ma non realizzate), la loro compensabilità con i redditi di capitale, costituisce un’ipotesi estremamente favorevole per il contribuente. Inoltre, l’eventuale risultato negativo (complessivo) di un esercizio può essere portato in deduzione dai risultati positivi successivi, fino al 4° anno.
Nell’ambito delle GP Fogli sottoscritte da persone fisiche, è possibile optare anche per l’opzione del Regime di Risparmio Amministrato.
Tale regime può rivelarsi temporaneamente vantaggioso nel caso di un cliente che detenga delle certificazioni di minusvalenze realizzate in Regime di Risparmio Amministrato (per esempio realizzate su un Dossier Titoli).
Optando per questo Regime e caricando sul mandato queste minusvalenze, sarà possibile porsi l’obiettivo di cercare di compensare (entro i termini previsti di 4 anni dal realizzo) queste minusvalenze. Per farlo si dovrà decidere di comporre un portafoglio composto da Fogli appartenenti alla Famiglia Tema e/o Stile (che sono costituiti prevalentemente da titoli) e generare dei movimenti (liquidazioni, conversioni) che portino a risultati positivi compensabili secondo le regole del Regime di Risparmio Amministrato. N.B. L’eventuale guadagno derivante dalla componente ETF presente nei Fogli Tema e Stile, non potrà essere compensata. Anche l’attività di riallocazione del gestore sui portafogli dei Fogli Tema e Stile prescelti, generando eventi realizzativi, potrà determinare compensazioni o incremento delle minusvalenze.
A prescindere dall’obiettivo sopra descritto, la caratteristica più rilevante del regime amministrato è che comporta l’addebito di imposte sostitutive in occasione di ogni realizzo in guadagno di strumenti finanziari o l’accantonamento di minusvalenze, sia per effetto dell’attività del gestore, sia per effetto di disposizioni di varia natura da parte del cliente (conversioni, prelievi, ecc…).
L’addebito di imposte sostitutive avviene a prescindere dal risultato di gestione del mandato: si può avere imposizione anche in caso di risultato di gestione negativo, se l’operazione di realizzo sta determinando la vendita anche solo di uno strumento finanziario in guadagno. Analogamente si possono accantonare minusvalenze anche in caso di risultato di gestione positivo, se l’operazione di realizzo sta determinando la vendita anche solo di uno strumento finanziario in perdita.
Per contro non si ha tassazione sul risultato maturato alla fine di ogni anno solare.
Diversamente da GP Fogli sottoscritti da persone fisiche, per le quali è possibile l’opzione per il regime di Risparmio Gestito Individuale che ha il vantaggio di determinare un unico risultato di gestione fiscalmente rilevante ai fini fiscali, il mandato di GP Fogli aperto da parte di persona giuridica non individua una categoria di provento a sé stante per l’investitore, data dal rendimento complessivo della stessa.
Infatti, l’esistenza di una gestione – vale a dire di una delega ad un soggetto particolarmente qualificato (la società di gestione) per l’esecuzione di determinati investimenti in nome e per conto proprio - determina, sotto ogni profilo conseguenze assolutamente identiche a quelle che subirebbero i singoli investimenti nei quali la gestione si articola, qualora gli stessi fossero posti in essere direttamente dall’investitore sulla base di autonome scelte gestionali.
In sintesi, quindi, la caratteristica più rilevante del regime ordinario è che comporta l’addebito di ritenute a titolo di acconto in occasione di ogni realizzo in guadagno di strumenti finanziari, sia per effetto dell’attività del gestore, sia per effetto di disposizioni di varia natura da parte del cliente (conversioni, prelievi, ecc…).
Questo avviene a prescindere dal risultato di gestione del mandato: si possono avere addebiti a titolo di acconto anche in caso di risultato di gestione negativo, se l’operazione di realizzo sta determinando la vendita anche solo di uno strumento finanziario in guadagno.
Per contro non si ha tassazione sul risultato maturato alla fine di ogni anno solare.
Nei contratti Fogli Fideuram in regime di risparmio gestito è possibile conferire esclusivamente minusvalenze fiscali certificate risultanti alla chiusura di altro rapporto in regime gestito. La certificazione di minusvalenza di cui all’art. 7 del D.Lgs. 461/97, affinché possa essere utilizzata per ridurre la base imponibile dell’imposta sulle rendite finanziarie relativa all’anno in corso, dovrà pervenire entro il terzultimo venerdì di dicembre, esclusivamente in originale e unitamente ad una disposizione del cliente contenente i riferimenti del mandato Fogli/Fideuram Omnia per il quale intende far valere la minusvalenza, a:
State Street Bank International GmbH - Succursale Italia
Milan Tax Service - IMA
Via Ferrante Aporti, 10
20125 – Milano (MI)
c.a. Foglio Claudia / Santoro Francesco
Per tutte le certificazioni ricevute dalla SGR successivamente al suddetto termine, la minusvalenza potrà essere registrata e quindi utilizzata solo a partire dall’anno successivo, con la conseguente impossibilità di recupero delle minusvalenze maturate nel quarto anno precedente a quello in corso.
Per il caricamento della minusvalenza su mandato GP Fogli aperto in regime amministrato, la procedura è diversa e il riferimento per i dettagli è l’Assistenza Rete di Fideuram.
Si segnala che sul portale PB (clicca qui) nella sezione delle guide è disponibile un documento esplicativo dal titolo “Fiscalita' - GP Fogli e Omnia Utilizzo minusvalenze certificate_nov 2023 FID” che contiene numerose informazioni utili con riferimento ad entrambi i regimi.
Il carico della minusvalenze certificate può essere fatto sia all’apertura del rapporto sia successivamente. È importante sottolineare che l’utilizzo delle minusvalenze in compensazione può essere fatto solo plusvalenze compensabili e realizzate successivamente all’avvenuto carico nel sistema.
· Per il Regime di Risparmio Gestito il momento fiscale è la fine dell’anno o la revoca del mandato.
· Per il Regime di Risparmio Amministrato il momento fiscale è qualunque operazione che determini un realizzo.
· Per il Regime Ordinario non si pone la questione della compensazione all’interno del mandato. Vengono solo applicate ritenute a titolo di acconto al momento del realizzo di vendita di strumenti in guadagno.
In fase di prima sottoscrizione del contratto di gestione GP Fogli da parte di un cliente persona fisica o soggetto a questa equiparato, deve essere specificato nella sezione “Regime fiscale” della Piattaforma Operativa quale regime fiscale il cliente desidera adottare tra Regime di Risparmio Gestito individuale e Regime di Risparmio Amministrato.
Con riferimento alle sole operazioni di nuova sottoscrizione eccezionalmente non acquisibili tramite Piattaforma Operativa, all’interno del kit contrattuale generato tramite la funzione “Stampa Modulo”, il cliente che desideri avvalersi del regime gestito individuale dovrà avere cura di barrare l’apposita casella presente sulla Lettera di Mandato nella sezione “Dichiarazioni e firme dei mandanti”. In caso contrario verrà applicato sul contratto il regime del risparmio amministrato.
Si. GP Fogli prevede la possibilità di modificare il regime fiscale e può essere variato:
- per passaggio da regime amministrato a regime gestito, con efficacia dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello della richiesta, utilizzando l’apposita modulistica;
- per passaggio da regime amministrato a regime gestito e viceversa con efficacia anche in corso d’anno, chiudendo il mandato GP Fogli in essere e trasferendo tutti i Fogli in un nuovo mandato con il regime fiscale desiderato (gestito o amministrato.
Tale operazione sarà gestita come una variazione di intestazione (senza la necessità di modificare la composizione dei mandanti del contratto)
Per maggiori informazioni sulle modalità di acquisizione dell’operazione il riferimento deve essere l’Assistenza Rete di Fideuram.
Si. Il cambio di regime costituisce sempre un evento realizzativo ai fini dell’imposizione.
Gli ETF sono OICR quotati e quindi, come per tutti gli OICR, il provento, anche derivante dagli scarti da negoziazione, rimane sempre e solo reddito di capitale, quindi non compensabile con minusvalenze pregresse.
Gli ETC sono contratti derivati cartolarizzati la cui cessione determina redditi diversi di natura finanziaria (o capital gain). In questo caso, le perdite o minusvalenze, sono compensabili con successivi redditi positivi della stessa natura (capital gain).
Per i clienti che hanno un dossier titoli, la certificazione delle minusvalenze può essere richiesta se risultano estinti tutti i rapporti di deposito amministrato con Fideuram. Tuttavia, ancorché dal punto di vista contrattuale non venga formalizzata la chiusura del deposito, l'assenza di titoli nel deposito ne ha la stessa valenza giuridica e, pertanto, costituisce anch'essa presupposto per il rilascio della Certificazione.
Per i clienti con sola posizione fondi (privi di conto di deposito o comunque con il conto di deposito senza titoli in posizione), è possibile richiedere in qualsiasi momento la certificazione delle minusvalenze realizzate sui fondi.
Per approfondimenti specifici su questi aspetti si rinvia all’apposito processo operativo predisposto da Fideuram“ Fogli Fideuram – Minusvalenze” disponibile sul Portale PB al percorso Prodotti e Servizi> Guide > Fogli.
Il riferimento da contattare è, in ogni caso, l’i Assistenza Rete di Fideuram.
No. Le minusvalenze generate in un rapporto presso Fideuram non possono essere automaticamente impiegate su un mandato GP Fogli, in quanto i sostituti di imposta sono differenti: è necessario, pertanto, richiedere la certificazione delle minusvalenze a Fideuram e il successivo impiego a valere sul mandato GP Fogli.
Approfondimenti specifici su questi aspetti si rinvia all’apposito processo operativo predisposto da Fideuram“ Fogli Fideuram – Minusvalenze” disponibile sul Portale PB al percorso Prodotti e Servizi> Guide > Fogli.
Il riferimento da contattare è, in ogni caso, l’Assistenza Rete di Fideuram
Si rinvia all’apposito processo operativo predisposto “ Fogli Fideuram – Minusvalenze” disponibile al percorso “Portale PB/Prodotti e Servizi/Guide/Fogli”.
No. Le minusvalenze sono imputate a livello di codice fiscale del cliente che ha sottoscritto il/i mandato/i GP Fogli in regime di risparmio amministrato e non a livello di mandato. Si ricorda che in regime amministrato le minusvalenze vengono recuperate ogni qualvolta si realizza una successiva plusvalenza per effetto della cessione di un titolo (no ETF), che può avvenire sia per la vendita effettuata dal gestore (riallocazione), sia per la vendita totale o parziale del Foglio da parte del cliente.
Ne consegue che se un cliente fosse titolare di più mandati GP Fogli aperti in regime amministrato e ne estinguesse solo uno, la minusvalenza, essendo caricata sul codice fiscale e non sul singolo mandato, rimarrebbe al servizio del mandato GP Fogli attivo.
No. Nel caso di un passaggio di regime da amministrato a gestito o di chiusura di un contratto Gp Fogli in regime amministrato le eventuali minusvalenze residue saranno automaticamente utilizzate e compensate nell’ambito di altri contratti Fogli Fideuram di pari regime, ove presenti. Se al contrario il passaggio di regime o la chiusura del contratto coincidono con la revoca della “posizione fiscale” del cliente presso Fideuram Asset <medesimo codice fiscale), la SGR emette la certificazione delle minusvalenze residue che il cliente potrà utilizzare (entro i termini di scadenza delle minusvalenze) nell’ambito di altri rapporti in regime amministrato presso la stessa Fideuram Investimenti o presso altri intermediari (inclusa banca Fideuram).
Fideuram Asset Management fornisce alla clientela un’informativa sui costi ex post annuale, sintetica e aggregata, avente l’obiettivo di rendicontare al cliente i costi sostenuti a livello di singolo mandato, espressi sia in valore assoluto sia in percentuale, con riferimento a tutte le linee di gestione ricomprese nel mandato, incluse quelle eventualmente chiuse in corso d’anno.
L’informativa sui costi resa da Fideuram Asset Management viene allegata, per i clienti attivi, al rendiconto Consob relativo al primo trimestre dell’anno successivo a quello di competenza (di norma inviato entro il mese di aprile). Per i clienti che hanno estinto il mandato, l’informativa viene allegata al rendiconto di chiusura.
La Direttiva MiFID II richiede agli Intermediari una maggiore trasparenza verso la clientela con riferimento ai costi e oneri connessi alla prestazione di servizi di investimento e accessori e agli strumenti finanziari. In particolare, gli intermediari devono informare il cliente in merito a:
• I costi e gli oneri applicati dall’impresa relativamente ai servizi di investimento e/o servizi accessori prestati al cliente e tutti i costi e gli oneri relativi alla realizzazione e gestione degli strumenti finanziari;
• L’effetto cumulativo dei costi sul rendimento
Innanzitutto, ricordiamo che tale Informativa è altra cosa rispetto all’Informativa sui costi ex Post resa da Fideuram S.p.A. sull’intera posizione del cliente presso il Gruppo Fideuram.
L’informativa sui costi della SGR consiste in una comunicazione resa alla clientela che riporta i dati relativi all’intero mandato del cliente. In particolare, sono riportate le seguenti informazioni:
• Giacenza Media della Gestione di Portafogli;
• Totale dei costi, oneri e incentivi [€, %];
• Costi connessi alla presentazione del servizio di gestione di
• portafogli, comprensivi di IVA (ove applicabile), imposta di bollo e tobin tax [€, %];
• Costi connessi agli strumenti finanziari [€, %];
• Rendimento lordo [€, %];
• Rendimento al netto del totale dei costi, oneri e incentivi [€, %];
• Pagamenti ricevuti dalla SGR da terze parti, accreditati alla
• Gestione di Portafogli del cliente [€, %];
• Pagamenti effettuati dalla SGR al Collocatore [€, %]
• Ammontare degli oneri fiscali [€, %]
La normativa MiFID II ha introdotto l’obbligo di rendicontare due nuove tipologie di costo «indiretto», o «implicito»: i costi di transazione, “connessi alla presentazione del servizio di gestione di Portafogli” e i costi dei sottostanti (i.e. TER). Entrambe le tipologie di costo trovano specifica evidenza nelle relative voci di costo. Si precisa che questi costi sono calcolati ad hoc per l’informativa sui costi ai fini MIFID, in alcuni casi sulla base di metodologie indicate dalle Autorità europee, con l’obiettivo di ottenere la migliore stima possibile del costo sostenuto dal cliente.
Si tratta del costo degli OICR e degli ETF sottostanti la Linea di Gestione. Il calcolo si basa sul saldo degli OICR/ETF in portafoglio a ciascun fine mese (i.e. 12 fotografie annuali) a cui viene applicato il TER di ciascun prodotto (1/12 del TER annuale). Il calcolo viene effettuato considerando il portafoglio effettivo di fine mese.
I costi di transazione includono i costi di transazione espliciti ed impliciti. In particolare:
• Costi espliciti: pari alle commissioni di negoziazione riconosciute al Broker e le tasse locali.
• Costi impliciti: determinatati empiricamente applicando algoritimi di stima secondo prassi di mercato.
I costi di transazione e i costi dei sottostanti, che compongono l’aggregato costi dello strumento, in quanto stima di costi impliciti e espliciti (es. Broker fee) sostenuti dal cliente nell’ambito del servizio di gestione di portafoglio, concorrono alla determinazione degli indici di rendimento (lordo e netto).
Il valore percentuale dei costi è calcolato rapportando l’importo del costo alla giacenza media del mandato. Si tratta della medesima giacenza media utilizzata nel rendiconto trimestrale (nel quale però non viene esposta), ad esempio per la determinazione del rendimento %. La giacenza media viene determinata partendo dal patrimonio di inizio periodo e considera l’impatto sulla stessa di eventuali versamenti o prelievi, senza considerare l’effetto mercato
A differenza del rendiconto Consob, che ha una competenza trimestrale, l’Informativa ha una competenza annuale. Per i clienti che hanno aperto il rapporto in corso d’anno, l’informativa sarà relativa al periodo dalla sottoscrizione a fine anno.
L’Informativa comprende i costi di tutte le linee di gestione che il cliente ha avuto nell’anno, incluse quelle eventualmente chiuse in corso d’anno.
L’informativa riporta alcune voci di costo aggiuntive rispetto al rendiconto CONSOB (i costi di transazione ed i costi dei sottostanti), che la normativa impone di considerare e rendicontare al cliente. I costi dell’informativa MiFID inoltre non includono l’imposta sulle rendite finanziarie. Ne consegue pertanto che i costi totali riportati nell’informativa sui costi non corrisponderanno alla sommatoria delle varie tipologie di costo presenti nei rendiconti trimestrali CONSOB.
L’informativa ex ante deve essere fornita alla clientela in tempo utile nel caso in cui l’intermediario abilitato raccomandi oppure offra in vendita uno strumento finanziario o raccomandi un servizio.
L’informativa ex post deve essere fornita su base almeno annuale e deve rendicontare al cliente i costi, gli oneri effettivamente sostenuti, e gli eventuali inventivi percepiti/riconosciuti.
L’informativa ex ante delle GP Fogli di Fideuram Asset Management viene fornita al cliente, per singola Linea di gestione, nell’ambito della documentazione pre-contrattuale. L’informativa ex ante inoltre si caratterizza per una maggiore granularità rispetto all’informativa ex post che aggrega le diverse voci di costo dell’informativa ex ante nelle macro-categorie evidenziate sopra.
- 9 Linee di gestione dinamiche attive contro Benchmark (linee bilanciate e obbligazionarie) di cui una linea “Tesoreria” dedicata alle persone giuridiche.
- 5 linee di gestione obbligazionarie Target date con maturity annuali da circa 1 a circa 5 anni
- 5 Linee di gestione flessibili VaR Indice
- Linea di gestione Ego Personal senza personalizzazione del portafoglio o delle caratteristiche contrattuali della linea
- Linea di gestione Ego Personal con personalizzazione del portafoglio o delle caratteristiche contrattuali della linea
- Costituzione di una nuova linea Ego Personal dedicata (min. 5.000.000€)
Se sono in corso di esecuzione ordini di acquisto (ad esempio, per effetto della riallocazione di una parte rilevante del portafoglio o dell’acquisto di nuovi strumenti finanziari) al momento della ricezione dell’istruzione di prelievo totale di linea, occorrerà attendere gli eseguiti di tali operazioni per procedere alla vendita degli strumenti finanziari e successivamente al pagamento.
L’impostazione del team di gestione è quella di prevedere almeno il 50% del portafoglio investito nella strategia azionaria globale “Equity Strategies” (con un massimo del 100%) e di investire la parte restante in una o più strategie azionarie tra quelle disponibili nell’ambito della famiglia “Classe”.
È realistico attendersi che le strategie che compongono contemporaneamente la strategia Equity Mix possano arrivare ad essere al massimo tre.