View di Fideuram Asset Management - Febbraio 2022
La View
28.02.2022
MERCATI AZIONARI
Dopo la debolezza dei mercati di gennaio indotta dalle aspettative di normalizzazione monetaria da parte delle banche centrali, l’invasione russa in Ucraina ha generato ulteriore debolezza. I portafogli hanno una posizione di leggero sovrappeso azionario che è stata realizzata a fine gennaio, dopo la prima fase di ribasso, e che concentriamo nei mercati americano, inglese e cinese. Queste aree ci appaiono più isolate rispetto agli eventi geopolitici o, come nel caso delle azioni inglese, caratterizzate da valutazioni inferiori. In area Euro i rischi ci appaiono più bilanciati con la maggiore vulnerabilità rispetto all’evoluzione dalla questione russo/ucraina che si confronta con un mix di fondamentali in miglioramento e valutazioni non elevate.
EUROPA
NEUTRO
Gli utili trimestrali in corso stanno confermando il buon stato di salute del mondo corporate e le valutazioni sono inferiori rispetto al mercato USA. Tuttavia, l’evoluzione geopolitica, con l’invasione russa in Ucraina, introduce elementi di rischio che ci suggeriscono di mantenere una posizione di neutralità. Favoriamo il mercato inglese, per via delle valutazioni inferiori e del mix settoriale, a scapito dell’Area Euro, più vulnerabili ai rischi geopolitici.
STATI UNITI
ABBASTANZA POSITIVO
Abbiamo aumentato il peso delle azioni USA a seguito della recente sottoperformance dovuta alle aspettative di restringimento monetario da parte della Fed e perché l’economia USA è meno impattata dalla questione russo/ucraina. Le valutazioni sono più elevate e più sensibili al rialzo dei tassi di interesse, ma in questa fase di aumento della volatilità può costituire una scelta più difensiva.
GIAPPONE
NEUTRO
Siamo neutrali ma manteniamo un giudizio di lungo periodo positivo legato alla sensibilità dell'economia e del mercato giapponese all'andamento ciclico globale e a valutazioni basse. L'andamento dei profitti risulta però meno brillante rispetta ad altre aree geografiche.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Le valutazioni sono inferiori ai mercati sviluppati e l'evoluzione ciclica è favorevole ma alcuni paesi hanno fondamentali più fragili. Abbiamo aumentato però il peso sul mercato cinese dove i multipli sono inferiori e scontano un peggioramento della redditività aziendale che riteniamo eccessivo e la politica economica sta evolvendo nel senso di un maggiore supporto ciclico.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
Con le banche centrali che guidano verso il restringimento monetario rimaniamo sottopeso di titoli di stato. Le curve incorporano aspettative di rialzo dei tassi nella parte a breve / medio termine mentre la parte a lunga scadenza USA rimane ancora al di sotto del livello che consideriamo di corretta valutazione. Pensiamo che il percorso di accumulazione di aspettative di rialzo dei tassi sia molto avanzato ma non ancora completo. L’aumento delle tensioni geopolitiche può rallentare il percorso di aggiustamento al rialzo dei tassi, ma non crediamo lo interrompano definitivamente. Inoltre, l'evoluzione restrittiva della BCE rende gli spread periferici e di credito più vulnerabili. Manteniamo la preferenza per i titoli di stato cinesi.
GOVERNATIVO
ABBASTANZA NEGATIVO
La svolta restrittiva della BCE ha sorpreso il mercato che oggi sconta rialzi dei tassi già nel 2022. L’uscita dalla politica di tassi negativi e il tapering degli acquisti rende gli spread periferici e di credito più vulnerabili o quantomeno volatili. Il decennale americano tratta a valutazioni ancora inferiori a quelle che riflettono i fondamentali dell'economia USA. Tuttavia, la parte intermedia della curva incorpora già gran parte del restringimento monetario che la Fed intende realizzare. L’aumento del rischio geopolitico può rallentare la tendenza al rialzo dei tassi ma non pensiamo la interrompano.
CORPORATE
NEUTRO
L'evoluzione restrittiva della BCE introduce un elemento di vulnerabilità sugli spread di credito societario europei. Nel complesso siamo ancora neutrali sul settore ma il minore supporto monetario ci porta a valutare una impostazione più difensiva. In termini relativi preferiamo le emissioni del settore finanziario.
HIGH YIELD
NEUTRO
L’evoluzione della politica monetaria rende gli spread di credito maggiormente volatili e con una tendenza ad allargare. Tuttavia, il ciclo economico rimane robusto con tassi di default contenuti. La componente americana, con le scadenze intermedie della curva governativa che incorpora già una significativa attività da parte della Fed, offre rendimenti attesi che sono tornati ad essere più attraenti.
MERCATI EMERGENTI
ABBASTANZA POSITIVO
Nell’ambito del debito emergente concentriamo il sovrappeso nella componente governativa cinese, più isolata rispetto all’evoluzione dei rischi geopolitici e sostenuta da un’evoluzione accomodante della politica monetaria cinese. Siamo più cauti sulle divise locali in questa fase di forte volatilità e, sebbene gli spread in valuta forte ci appaiano più attraenti rispetto a quelli del credito societario dei paesi sviluppati, nel breve possono essere impattati dall’evoluzione della questione russo/ucraina.
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