La View di Fideuram - edizione 08.2025 light

La View

07.08.2025

MERCATI AZIONARI
La struttura della componente azionaria dei portafogli prevede un sovrappeso di modesta entità, concentrato esclusivamente sui mercati emergenti, con focus sull’Asia. Nelle altre aree restiamo neutrali, dopo aver ridotto l’esposizione sulla forza degli indici nel corso delle scorse settimane. Negli Stati Uniti, la stagione degli utili ha confermato la solidità dei fondamentali, in particolare nei comparti tecnologici, continuando a sostenere i corsi azionari e a riportare le valutazioni su livelli elevati. In Europa, valutazioni moderate, segnali di ripresa industriale e stimolo fiscale tedesco restano elementi di supporto, ma per la maggior parte prezzati. In Giappone, il quadro macro meno definito e la minore dinamica attesa degli utili giustificano una posizione neutrale. A livello settoriale, confermiamo l’aumento dell’esposizione su healthcare e pharma globali. 
 
EUROPA
NEUTRO
Manteniamo una posizione neutrale sull’Europa dopo la sovraperformance da inizio anno. L’area presenta valutazioni moderate (soprattutto rispetto agli USA) e lo stimolo fiscale tedesco sostiene il comparto industriale, mitigando l’impatto dei dazi e l’apprezzamento valutario. Tuttavia, la crescita degli utili attesi è inferiore agli USA e la rapidità della recente performance riduce l’attrattività relativa nel breve
STATI UNITI
NEUTRO
A favore degli USA vediamo la forza degli utili, soprattutto grazie al contributo della tecnologia, e il supporto della politica fiscale e, prospetticamente, di deregolamentazione. Valutazioni più alte e la percezione di un premio per il rischio superiore derivante dalla maggiore volatilità macro e di conduzione della politica commerciale ci fanno mantenere la neutralità dopo il veloce recupero delle ultime settimane. Settorialmente abbiamo aumentato l’esposizione al settore farmaceutico e a quello dei semiconduttori.
GIAPPONE
NEUTRO
Rispetto a Europa ed emergenti il mercato giapponese appare meno interessante per la crescita attesa degli utili e un quadro macro meno chiaro. L'incertezza politica domestica introduce un elemento di rischio. Il rialzo dei tassi favorisce il settore finanziario, ma la volatilità delle parti a lunga della curva rende il mercato vulnerabile alla reintroduzione di premio per il rischio. Le valutazioni sono relativamente basse e supportate dall'aumento della redditività aziendale grazie alle riforme di corporate governance.
MERCATI EMERGENTI
ABBASTANZA POSITIVO
Siamo sovrappeso nei paesi emergenti ed in particolare verso quelli dell'area asiatica. L'apparente minore tensione tra Cina e USA sulle tariffe migliora le prospettive di crescita e va a beneficio anche delle divise locali. Confermiamo il sovrappeso nel mercato cinese, dove ci attendiamo una politica fiscale più espansiva nei prossimi trimestri. I policy maker mostrano inoltre un atteggiamento di maggiore supporto nei confronti del settore privato, ed in particolare verso tecnologia.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
L’impostazione della componente obbligazionaria dei portafogli non subisce modifiche e mantiene un’esposizione ai titoli di Stato e una duration sostanzialmente in linea con i benchmark, con preferenza per le scadenze intermedie. La funzione dei titoli di Stato resta differenziata tra le aree. I titoli governativi USA si confermano più adatti a una funzione di copertura del rischio ciclico, come evidenziato anche dalla reattività dei rendimenti seguita alla pubblicazione dei dati occupazionali negli Stati Uniti. La fase più avanzata del ciclo di riduzione dei tassi di interesse da parte della BCE e lo stimolo fiscale tedesco implicano una minore capacità di diversificazione dei tassi europei, ma restano tuttavia più interessanti in ottica di carry rispetto ai tassi USA una volta coperti dal rischio di cambio. Sul credito manteniamo la preferenza per l’investment grade e la subordinazione finanziaria, a fronte di un sottopeso verso l’high yield. Nel debito emergente privilegiamo la componente in valuta locale rispetto a quella in valuta forte, in un contesto di maggiore stabilità per le divise. 
 
GOVERNATIVO
NEUTRO
Manteniamo un posizionamento complessivamente neutrale verso i titoli di stato, con una preferenza per le scadenze intermedie. Da un punto di vista del rendimento i titoli di stato europei sono preferibili rispetto a quelli americani, per i quali il costo della copertura riduce l'yield. Tuttavia, la fase più avanzata della BCE nel ciclo di politica monetaria rende il Treasury più adatto ad una funzione di copertura del rischio ciclico. 
 
CORPORATE
NEUTRO
Le obbligazioni societarie di alta qualità rappresentano un modo relativamente attraente per ottenere un extra-rendimento rispetto ai titoli di stato, nonostante l'incertezza macroeconomica e politica e gli spread relativamente stretti. In particolare, la componente europea beneficia del supporto della politica fiscale tedesca e di un contesto reddituale complessivamente in miglioramento. Il settore finanziario continua ad essere un segmento nel quale abbiamo una visione di favore. 
 
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
Il graduale rallentamento macro in corso, l'incertezza derivante dalle negoziazioni sulle tariffe e la volatilità dei mercati introducono elementi di vulnerabilità sugli spread delle obbligazioni societarie di minore qualità. Tuttavia, i tassi di default sono ancora relativamente contenuti, per quanto in aumento, e pensiamo che non aumenteranno significativamente. Rimaniamo sottopesati preferendo una combinazione di credito corporate investment grade, subordinazione finanziaria e azioni. 
 
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
L'evoluzione al momento più favorevole delle relazioni con la Cina sulle tariffe ci fa preferire l'esposizione al debito emergente in valuta locale, principalmente nell'area asiatica. Il contenimento del rischio tariffario e di tenuta ciclica suggerisce una stabilizzazione delle valute e una attrattività del carry offerto dal debito locale. In termini relativi, preferiamo la componente locale a quella in valuta forte, anche per la maggiore volatilità che caratterizza la parte a lunga scadenza della curva americana.
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