La View di Fideuram Asset Management - edizione 07.2022
La View
22.07.2022
MERCATI AZIONARI
La nostra analisi mostra che il mercato sconta già un deterioramento del quadro ciclico e una recessione breve e non troppo profonda. Queste condizioni sono allineate al nostro scenario macroeconomico di riferimento ma i rischi sono a favore di un deterioramento più duraturo. Tra le aree geografiche principali preferiamo gli USA all’Europa, i cui fondamentali sono più vulnerabili, mentre tra gli emergenti favoriamo la Cina. Riguardo all'attività sui portafogli riteniamo che l’eventuale raggiungimento dell’area intorno a 4100-4200 per l’S&P 500 possa spingerci a ridurre l’esposizione sotto la neutralità, mentre aumenteremmo oltre il benchmark tra 3500 e 3600. Questi livelli di valutazione scontano, nella parte bassa, uno scenario di deterioramento degli utili relativamente severo e nel limite superiore una situazione troppo ottimista nel breve termine. Dal punto di vista settoriale favoriamo i temi che mostrano maggiore prevedibilità della crescita dei profitti (e dei dividendi) rispetto a quelli più ciclici.
EUROPA
NEUTRO
L’attrattività delle azioni europee è data dalle valutazioni che sono inferiori a quelle USA e dal fatto che, sino ad ora, l’economia europea ha tenuto bene nonostante l’impatto degli eventi bellici in Ucraina. Tuttavia, il rallentamento ciclico che vediamo realizzarsi in questi trimestri trova nell’Europa l’elemento di maggiore vulnerabilità così che l’evoluzione degli utili ha un rischio superiore rispetto agli USA. In particolare, i rischi ciclici sono strettamente connessi alla disponibilità del gas russo.
STATI UNITI
ABBASTANZA POSITIVO
Preferiamo il mercato USA perché ha una minore vulnerabilità dei fondamentali aziendali e le valutazioni sono ritornate vicine alla media storica. Riteniamo che l’eventuale raggiungimento dell’area intorno a 4100-4200 per l’S&P 500 possa spingerci a ridurre l’esposizione sotto la neutralità, mentre saremmo dell’idea di aumentare oltre il benchmark tra 3500 e 3600. Questi livelli scontano, nella parte bassa, uno scenario di deterioramento degli utili relativamente severo e nel limite superiore una situazione troppo ottimista nel breve termine.
GIAPPONE
NEUTRO
Il mercato giapponese tratta a valutazioni attraenti e inferiori ad altre aree geografiche ma il profilo macro più legato all'andamento del commercio internazionale e alla dinamica industriale risultano maggiormente esposti e vulnerabili all'evoluzione geopolitica ed a un ciclo economico più debole. La crescita degli utili non è particolarmente robusta, nonostante il sostegno della debolezza dello yen.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Tra gli emergenti abbiamo una visione più favorevole sulla Cina. La graduale uscita dal lockdown, un certo grado di stimolo economico e una minore pressione regolamentare rafforza l’idea che il percorso di crescita degli utili sia più solido e le valutazioni meno vulnerabili. Siamo più cauti sugli altri mercati dove il contesto ciclico è più sfidante. Per un atteggiamento più favorevole agli emergenti abbiamo bisogno di vedere una stabilizzazione dei tassi di interesse globali e del dollaro.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
Siamo neutrali sui titoli di Stato e la duration. La dinamica che guida i tassi di interesse oscilla tra l’inflazione e la tenuta della crescita lasciando i rendimenti americani a media/lunga scadenza in una condizione di sostanziale correttezza. Vediamo opportunità per essere sovrappesati sul Treasury in area 3,3 – 3,4% e per ridurre la duration intorno a 2,5 – 2,6%. Anche il Bund tratta in un’area di corretta valutazione, ma gli spread periferici hanno rischi di allargamento superiori a quelli di restringimento tenuto conto della scadenza elettorale italiana e della non-linearità del rischio di credito rispetto a livello assoluto dei tassi. Nell'ambito del rischio di credito societario siamo ancora in una condizione di sostanziale neutralità ma favoriamo la componente investment grade dove il rendimento totale è tornato ad essere attraente. Nel debito emergente manteniamo una esposizione nei titoli di Stato cinesi, sebbene in misura non troppo elevata.
GOVERNATIVO
NEUTRO
La dinamica che guida i tassi di interesse oscilla tra l’inflazione e la crescita lasciando i rendimenti americani a media/lunga scadenza in una condizione di sostanziale correttezza. Vediamo opportunità per essere sovrappesati in area 3,3– 3,4% e per ridurre la duration intorno a 2,5 – 2,6%. Anche i rendimenti del Bund trattano in un’area di corretta valutazione ma gli spread periferici e il BTP hanno rischi di allargamento superiori a quelli di restringimento anche in funzione delle dinamiche politiche italiane.
CORPORATE
NEUTRO
Pur con un atteggiamento complessivamente difensivo nei confronti del rischio di credito e ancora di sostanziale neutralità abbiamo iniziato ad aumentare l'esposizione sulla componente investment grade perché il rendimento totale è attraente e gli spread più avanti rispetto ad altri segmenti di credito nello scontare l'evoluzione ciclica meno favorevole.
HIGH YIELD
NEUTRO
Come per la parte investment grade, anche la componente high yield tratta a rendimenti assoluti più attraenti. Siamo tuttavia più cauti perché gli spread scontano meno di altri segmenti del rischio di credito il deterioramento macro in corso e l'incertezza sull'evoluzione del ciclo di default.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Dollaro forte, volatilità dei tassi di interesse e rischi geopolitici pesano sugli emergenti. Siamo neutrali sul debito esterno dove vediamo la componente di duration in un’area di corretta valutazione. Nella componente locale abbiamo una preferenza per la componente governativa cinese, che nonostante il minor vantaggio in termini di carry mantiene un importante contributo di diversificazione e siamo sottopesati sulle altre aree.
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