La View di Fideuram Asset Management - edizione 11.2022
La View
02.12.2022
MERCATI AZIONARI
La stabilizzazione delle aspettative sul comportamento delle banche centrali ha favorito la stabilizzazione dei multipli azionari.
Tuttavia, il ciclo economico è in rallentamento e le stime di crescita degli utili in fase di revisione al ribasso. Non pensiamo che gli utili abbiano lo stesso downside di situazioni recessive precedenti ma la traiettoria di ribasso è ancora di difficile definizione. Favoriamo gli USA mentre rimaniamo con un leggero sottopeso in Europa, dove i rischi ciclici e politici sono maggiori anche se in parte incorporati dalle valutazioni più basse.
Dal punto di vista settoriale diversifichiamo tra temi value e settori a maggiore crescita.
Siamo neutrali sulla tecnologia che ha rischi di vulnerabilità dei profitti, ma trova il supporto sulle valutazioni dai tassi in stabilizzazione. Manteniamo posizioni nel settore energetico e dei materiali di base a copertura dei rischi inflattivi.
Abbiamo aumentato l’esposizione al settore finanziario, anche in Europa, perché i margini beneficiano del rialzo dei tassi, le valutazioni sono basse e i credit cost ancora contenuti e protetti da un maggiore livello di patrimonializzazione.
Tuttavia, il ciclo economico è in rallentamento e le stime di crescita degli utili in fase di revisione al ribasso. Non pensiamo che gli utili abbiano lo stesso downside di situazioni recessive precedenti ma la traiettoria di ribasso è ancora di difficile definizione. Favoriamo gli USA mentre rimaniamo con un leggero sottopeso in Europa, dove i rischi ciclici e politici sono maggiori anche se in parte incorporati dalle valutazioni più basse.
Dal punto di vista settoriale diversifichiamo tra temi value e settori a maggiore crescita.
Siamo neutrali sulla tecnologia che ha rischi di vulnerabilità dei profitti, ma trova il supporto sulle valutazioni dai tassi in stabilizzazione. Manteniamo posizioni nel settore energetico e dei materiali di base a copertura dei rischi inflattivi.
Abbiamo aumentato l’esposizione al settore finanziario, anche in Europa, perché i margini beneficiano del rialzo dei tassi, le valutazioni sono basse e i credit cost ancora contenuti e protetti da un maggiore livello di patrimonializzazione.
EUROPA
ABBASTANZA NEGATIVO
Rimaniamo con un leggero sottopeso in Europa, dove i rischi ciclici sono superiori, sebbene le valutazioni più basse scontino già un certo grado di deterioramento macroeconomico. La dimensione del sottopeso è stata però ridotta di recente, in parte per il supporto dato dalle valutazioni, in parte per un posizionamento molto basso da parte degli investitori. Tra i settori europei abbiamo aumentato l'esposizione a quello finanziario che trova sostegno reddituale dall'andamento dei tassi di interesse.
La ridotta dimensione del sottopeso non intacca la view di complessiva neutralità sull’azionario.
STATI UNITI
NEUTRO
Gli USA sono l'area geografica azionaria che preferiamo ma non siamo sovrappeso sopra 4000 punti di S&P500. Il posizionamento degli investitori è basso con spazio per ricostituirsi e gli utili tengono nel complesso, ma sono in una fase di rallentamento che proseguirà nei prossimi trimestri per arrivare ad un contesto di crescita negativa per il 2023. Preferiamo aumentare l’esposizione in fasi di debolezza perché la stabilizzazione dei multipli limita il potenziale di correzione sopra i minimi raggiunti nei mesi scorsi.
GIAPPONE
NEUTRO
Il mercato giapponese tratta a valutazioni attraenti e inferiori ad altre aree geografiche ma il profilo macro più legato all'andamento del commercio internazionale e alla dinamica industriale risultano più esposti e vulnerabili all'evoluzione geopolitica e a un ciclo economico più debole. La crescita degli utili non è particolarmente robusta, nonostante il sostegno della debolezza dello yen.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
L’evoluzione del contesto macro che vede una minore volatilità dei tassi di interesse e la stabilizzazione del dollaro è più favorevole per i mercati emergenti. Tuttavia, il rallentamento ciclico in corso suggerisce di mantenere ancora una posizione di neutralità. Nell’ambito dell’allocazione emergente abbiamo una preferenza per il mercato cinese anche per l'aspettativa di un rilassamento della politica di zero-covid e parziale riapertura nei mesi a venire.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
I portafogli sono sovrappesati di duration e di rischio di credito, sebbene non in misura troppo aggressiva. Il sovrappeso è conseguenza della maggiore esposizione rispetto al benchmark di obbligazioni societarie investment grade, con inclusione delle emissioni del settore finanziario, e di paesi emergenti sia in valuta forte che in valuta locale.
Il favore che in questa fase abbiamo nei confronti del rischio di credito di più elevata qualità dipende dal fatto che i tassi di rendimento sono attraenti, gli spread meno vulnerabili di altri asset al rischio ciclico (per esempio rispetto ad azioni e high yield), e la prospettiva di una maggiore considerazione della crescita economica da parte delle banche centrali fornisce maggiore stabilità dell’yield totale.
Con l’aumento dell’esposizione al rischio di credito anche la duration dei portafogli aumenta. Abbiamo però preferito agire sul credito rispetto ai tassi governativi per il pick-up di rendimento e gli spread più in grado di assorbire movimenti del tasso base in un contesto di minore correlazione tra tasso e rischio. Agli attuali livelli, inferiori al 4%, il decennale americano è nella parte bassa del nostro range di valutazione (compreso tra 3,75% e 4,25%) perché la curva sconta già un certo percorso di discesa dei tassi ufficiali nella seconda parte del 2023.
Il favore che in questa fase abbiamo nei confronti del rischio di credito di più elevata qualità dipende dal fatto che i tassi di rendimento sono attraenti, gli spread meno vulnerabili di altri asset al rischio ciclico (per esempio rispetto ad azioni e high yield), e la prospettiva di una maggiore considerazione della crescita economica da parte delle banche centrali fornisce maggiore stabilità dell’yield totale.
Con l’aumento dell’esposizione al rischio di credito anche la duration dei portafogli aumenta. Abbiamo però preferito agire sul credito rispetto ai tassi governativi per il pick-up di rendimento e gli spread più in grado di assorbire movimenti del tasso base in un contesto di minore correlazione tra tasso e rischio. Agli attuali livelli, inferiori al 4%, il decennale americano è nella parte bassa del nostro range di valutazione (compreso tra 3,75% e 4,25%) perché la curva sconta già un certo percorso di discesa dei tassi ufficiali nella seconda parte del 2023.
GOVERNATIVO
NEUTRO
Il Treasury decennale tratta nella parte bassa del nostro range di corretta valutazione. Vediamo il picco dei tassi ufficiali tra il 5 e il 5,25%, in linea con l'attesa di mercato, ma il pivot della Fed è ancora prematuro sebbene l'inflazione abbia iniziato un percorso di discesa, ma con caratteristiche e velocità non ancora prevedibili. In Europa il percorso atteso di rialzo dei tassi della BCE lascia i tassi forward relativamente alti se consideriamo la prospettiva ciclica in rallentamento. Tuttavia, il range di valutazione è molto ampio tenuto conto dell'impatto della politica fiscale e dell’elevata flessibilità della BCE nella gestione del proprio bilancio in questa fase.
CORPORATE
ABBASTANZA POSITIVO
Siamo sovrappeso di obbligazioni societarie investment grade perché i rendimenti attesi sono attraenti, i tassi base prossimi ad un livello di corretta valutazione, gli spread relativamente ampi (soprattutto in Europa) e meno vulnerabili di altri segmenti del reddito fisso al rischio ciclico. Ci attendiamo una riduzione della correlazione tra tasso e spread in un contesto in cui la crescita economica si affianca all'inflazione come obiettivo delle banche centrali, con conseguente minore volatilità dei tassi di rendimento totali.
HIGH YIELD
NEUTRO
I rendimenti attesi del segmento high yield sono attraenti su base storica, e i tassi di default sono ancora contenuti. Tuttavia, a differenza della componente investment grade, non abbiamo aumentato l’esposizione perché gli spread scontano meno il deterioramento macro in corso e preferiamo sovrappesare le asset class caratterizzate da un minore rischio ciclico.
MERCATI EMERGENTI
ABBASTANZA POSITIVO
Una maggiore stabilità dei tassi di interesse limita il percorso di apprezzamento del dollaro e definisce un contesto più favorevole per il debito emergente. La maggiore esposizione sia nel il comparto in valuta forte che in quello in valuta locale è stata accompagnata da una parziale riduzione dei titoli di stato cinesi, che continuano ad essere un elemento di diversificazione dei portafogli, ma altre componenti del reddito fisso e del mondo emergente offrono un vantaggio di rendimento apprezzabile.
Articoli Correlati
07.08.2025
La View
La View di Fideuram - edizione 08.2025 light
Una panoramica della nostra view a breve termine sui mercati finanziari
28.07.2025
La View
La View di Fideuram - edizione 07.2025
Una panoramica della nostra view a breve termine sui mercati finanziari
26.06.2025
La View
La View di Fideuram Asset Management - edizione 06.2025
Una panoramica della nostra view a breve termine sui mercati finanziari
05.06.2025
La View
La View di Fideuram Asset Management - edizione 05.2025
Una panoramica della nostra view a breve termine sui mercati finanziari
11.04.2025
La View
La View di Fideuram Asset Management - edizione 04.2025
Una panoramica della nostra view a breve termine sui mercati finanziari
26.03.2025
La View
La View di Fideuram Asset Management - edizione 03.2025
Una panoramica della nostra view a breve termine sui mercati finanziari