La View di Fideuram Asset Management - edizione 09.2023

La View

21.09.2023

MERCATI AZIONARI
I portafogli sono sovrappeso di azioni, ma hanno modificato la preferenza tra i mercati principali, affiancando il Giappone agli USA perché la tenuta del quadro macroeconomico migliora l’aspettativa sugli utili. Il Giappone, inoltre, beneficia del rialzo delle aspettative di inflazione, del miglioramento della profittabilità aziendale per via del processo di ristrutturazione dei bilanci e dell’impatto positivo sul settore finanziario dato dal graduale allentamento del controllo della curva dei tassi. Riduciamo a neutrale l'investimento dei paesi emergenti e nella Cina dove la revisione al ribasso delle aspettative di crescita riduce le stime sugli utili e la risposta di politica economica cinese non appare ancora sufficientemente incisiva. Confermiamo il sottopeso in Europa, più vulnerabile sul fronte macro e reddituale. Dal punto di vista settoriale e tematico abbiamo una preferenza delle componenti growth, ed in particolare per il settore della cybersecurity, ma manteniamo un favore anche per il settore energetico. Dopo il recente rialzo dei mercati aumentiamo alcuni temi più difensivi (come i dividend aristocrats).
EUROPA
ABBASTANZA NEGATIVO
Nonostante le valutazioni siano relativamente contenute, manteniamo un leggero sottopeso sui mercati azionari europei. Dopo la sovraperformance della prima parte dell'anno vediamo uno scenario meno favorevole, funzione di un contesto di graduale indebolimento ciclico per il venir meno del precedente impulso fiscale e per la debolezza dei consumi cinesi, della politica monetaria restrittiva da parte della BCE e di un percorso reddituale più debole rispetto ad altre aree geografiche anche per il minore peso della tecnologia.
STATI UNITI
ABBASTANZA POSITIVO
La tenuta ciclica migliora la crescita attesa degli utili e a questo si affianca l’innovazione tecnologica che vede i principali player di creazione dell’infrastruttura legata all’intelligenza artificiale riconoscerne già un impatto nei risultati aziendali. Il livello delle valutazioni limita il potenziale di rialzo assoluto del mercato e per questo, in aggiunta al favore per le componenti growth e tecnologiche, abbiamo iniziato un percorso di graduale aumento anche delle componenti più difensive del mercato. 
GIAPPONE
ABBASTANZA POSITIVO
Abbiamo aumentato l'esposizione per via del mix di valutazioni attraenti e miglioramento sul fronte degli utili. La profittabilità aziendale è sostenuta da elementi sia ciclici (rialzo delle aspettative di inflazione e dei margini del settore finanziario grazie all'allentamento del controllo della curva da parte della BoJ), che strutturali (ristrutturazione dei bilanci e aumento degli investimenti). Se confermata, l'uscita dalla deflazione rappresenta un elemento di supporto di lungo periodo per il mercato, a fianco dei progressi di governance societari.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Abbassiamo a neutrale l'investimento nell'area emergente perché la sottoperformance macroeconomica cinese riduce le stime di crescita attesa degli utili. Le valutazioni sono di supporto e permane l’aspettativa di una fase di stimolo da parte delle autorità di governo cinesi, nonostante fino ad ora i provvedimenti abbiano lasciato deluse le aspettative degli investitori.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
I portafogli mantengono un modesto sovrappeso di duration e una sostanziale neutralità di rischio di credito e favoriscono l'esposizione ai segmenti di maggiore qualità nel comparto del credito societario. L'aumento della probabilità di uno scenario di soft landing associato alla riduzione dell'inflazione favorisce il rialzo dei tassi di interesse a lunga scadenza e un po’ di irripidimento della curva USA. Tuttavia, rimaniamo dell'idea che la duration costituisca un elemento di protezione del rischio azionario qualora la nostra opinione favorevole sulle azioni si dimostri troppo ottimista. L’unico comparto del rischio di credito sovrappeso è l’investment grade, dove la qualità del credito è migliore, il rendimento atteso favorevole, e il mix spread / duration di tasso più equilibrato. Siamo sottopesati di high yield, che ci appare il segmento più vulnerabile al restringimento delle condizioni finanziarie e creditizie, e neutrali sul debito emergente.
GOVERNATIVO
NEUTRO
Pensiamo che Bund e Treasury trattino a valutazioni complessivamente corrette che riflettono uno scenario di soft landing, graduale discesa dell'inflazione e stabilità dei tassi ufficiali una volta raggiunto il picco. Al margine, preferiamo la duration core europea a quella USA per il quadro ciclico più sfidante in Europa. Gli spread periferici si mantengono relativamente stretti e, dal punto di vista del carry, meno attraenti della componente corporate in particolare nella parte a breve della curva anche in considerazione dell'evoluzione recente delle dinamiche fiscali di alcuni paesi.
CORPORATE
ABBASTANZA POSITIVO
Siamo sovrappeso perché la qualità del credito è migliore e la riduzione della correlazione tra tasso base e spread stabilizza il rendimento totale. Inoltre, le curve investment grade offrono un rolldown ancora favorevole rispetto alle curve governative e un carry favorevole sulle scadenze brevi. Manteniamo neutrale l'esposizione agli emittenti finanziari, nonostante il favore sul settore in un'ottica di più lungo periodo, per la maggiore incertezza indotta dai recenti eventi che hanno riguardato il settore.
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
Siamo sottopeso sul segmento high yield per riflettere il rischio di un peggioramento degli standard di lending e dell'impatto sui crediti di qualità inferiore di un aumento del costo del capitale. I rendimenti attesi sono attraenti su base storica, e i tassi di default sono ancora contenuti, seppure in lieve aumento, ma nel breve pensiamo che gli spread possano essere vulnerabili in caso di rallentamento ciclico e in ogni caso tra gli asset rischiosi preferiamo le azioni. 
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
La volatilità dei tassi base, il recente recupero del dollaro e gli spread di credito relativamente contenuti ci lasciano più favorevoli nei confronti dei segmenti di maggiore qualità del reddito fisso e non abbiamo un sovrappeso nei segmenti emergenti, più rischiosi di altri, sebbene in un'ottica di più lungo periodo vediamo l'asset class con favore.
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