La View di Fideuram Asset Management - edizione 10.2023
La View
25.10.2023
MERCATI AZIONARI
I portafogli mantengono un sovrappeso azionario che poggia sulla dinamica degli utili, migliore delle attese grazie ad una tenuta ciclica più favorevole. Nei trimestri scorsi le società sono state in grado di battere le stime di crescita dei profitti e ci aspettiamo che i numeri del terzo trimestre confermino questa tendenza ed evidenzino un miglioramento della crescita sequenziale, in particolare in USA. Le valutazioni del mercato americano non sono basse, ma non pensiamo che l’attuale contesto macroeconomico porti ad una compressione dei multipli di particolare rilevanza. Prevediamo un rallentamento della crescita, ma nel complesso la nostra visione ciclica è migliorata e non include più una recessione nei prossimi trimestri. Inoltre, l’idea che i bond yield siano nella fase terminale del rialzo contribuisce ad una certa stabilizzazione delle valutazioni. Le aree geografiche che preferiamo continuano ad essere gli USA e il Giappone, siamo neutrali di Emergenti e Cina e sottopeso in Europa. Tra le scelte settoriali e tematiche confermiamo il favore per la cybersecurity, i dividend aristocrats e il settore petrolifero.
EUROPA
ABBASTANZA NEGATIVO
Nonostante le valutazioni siano relativamente contenute, manteniamo un leggero sottopeso sui mercati azionari europei dove vediamo un contesto macro meno brillante e una capacità di sorpresa degli utili aziendali inferiore, e sequenzialmente più debole rispetto a USA anche per il diverso mix settoriale e minore peso della tecnologia. Dopo la sovraperformance nella prima parte dell'anno vediamo uno scenario meno favorevole, funzione di un contesto di graduale indebolimento ciclico per il venir meno del precedente impulso fiscale, la debolezza dei consumi cinesi e la politica monetaria restrittiva della BCE.
STATI UNITI
ABBASTANZA POSITIVO
La tenuta ciclica migliora la crescita attesa degli utili, che anche in questo trimestre ci aspettiamo migliori delle attese e che evidenzino un miglioramento sequenziale grazie anche al contributo del settore tecnologico. Le valutazioni limitano l’upside assoluto e, in aggiunta al favore per le componenti growth e tecnologiche, abbiamo iniziato un percorso di graduale aumento anche delle componenti più difensive a scapito di quelle più cicliche.
GIAPPONE
ABBASTANZA POSITIVO
Abbiamo una posizione di sovrappeso per via del mix di valutazioni attraenti e del rialzo degli utili attesi che è funzione di elementi sia ciclici (rialzo delle aspettative di inflazione e della redditività del settore finanziario grazie all'allentamento del controllo della curva da parte della BoJ) che strutturali (ristrutturazione dei bilanci e aumento degli investimenti). Se confermata oltre l'orizzonte ciclico, l'uscita dalla deflazione può rappresentare un elemento di supporto di lungo periodo per il mercato, che si affianca ai progressi di governance societari.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
L’andamento economico cinese riduce le stime di crescita attesa degli utili, ma le valutazioni sono di supporto e permane l’aspettativa di una fase di stimolo da parte delle autorità di governo cinesi, nonostante fino ad ora i provvedimenti abbiano lasciato deluse le aspettative degli investitori.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
I portafogli modificano la loro impostazione aumentando la duration per il tramite dell'aumento dei governativi, sia in USA che in Europa, a scapito del rischio di credito. Il rialzo dei tassi è stato molto veloce e c’è l’idea di un eccesso nel breve periodo, ma siamo anche dell’opinione che a partire da questi livelli sia opportuno avere una esposizione superiore nei titoli di stato. La tesi dell’higher for longer procrastina l’attesa che i tassi a breve rimarranno alti a lungo e spinge meccanicamente al rialzo le scadenze più lunghe. Noi pensiamo però che la persistenza di condizioni monetarie restrittive per un periodo di tempo lungo non sia così accettabile dall’economia e che i tassi possano quantomeno stabilizzarsi in una fase di crescita sotto il potenziale. Nonostante sia il comparto del credito societario che preferiamo, torniamo neutrali di investment grade anche per finanziare le posizioni nei governativi. Siamo sottopesati di high yield, che ci appare il segmento più vulnerabile al restringimento delle condizioni finanziarie e creditizie.
GOVERNATIVO
ABBASTANZA POSITIVO
Riteniamo che il rialzo dei tassi decennali in prossimità del 3% per il Bund e del 5% per il Treasury sconti uno scenario ciclico decisamente più forte del nostro di riferimento, che prevede una discesa della crescita sotto il potenziale per i prossimi trimestri accompagnata da una graduale riduzione dell'inflazione. Sugli spread periferici vediamo spazi di modesto allargamento legati alle dinamiche fiscali di alcuni Paesi (Italia) ma non pensiamo a situazioni diverse dal normale momento di volatilità.
CORPORATE
NEUTRO
Il settore rimane quello che preferiamo nell'ambito del rischio di credito societario. Ritorniamo tuttavia neutrali anche per finanziare l'aumento di peso dei titoli governativi. Nel complesso l’investment grade è caratterizzato da un mix favorevole di tasso e spread che stabilizza i rendimenti a livelli attraenti, ma preferiamo in questa fase la componente di tasso governativo anche per la maggiore capacità di protezione del rischio azionario.
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
Siamo sottopeso sugli high yield per riflettere il rischio di un peggioramento degli stardard di lending e dell'impatto sui crediti di qualità inferiore di un aumento del costo del capitale. I rendimenti attesi sono attraenti su base storica, e i tassi di default sono ancora contenuti, seppure in lieve aumento, ma nel breve pensiamo che gli spread possano essere vulnerabili in caso di rallentamento ciclico e in ogni caso tra gli asset rischiosi preferiamo le azioni.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Siamo neutrali sugli emergenti, per via della volatilità dei tassi base e del livello relativamente contenuto degli spread. Inoltre, la buona performance delle divise locali nei mesi scorsi e il recupero del dollaro ci lasciano più favorevoli nei confronti dei segmenti di maggiore qualità e minore volatilità del reddito fisso.
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