La View di Fideuram Asset Management - edizione 01.2024
La View
31.01.2024
MERCATI AZIONARI
Manteniamo il comparto azionario in sovrappeso perché vediamo gli utili societari crescere sequenzialmente e le società mantenere capacità di battere le stime. Le valutazioni nel complesso non sono basse, e nello specifico quelle del settore tecnologico relativamente alte; tuttavia, il ciclo degli utili, la riduzione del rischio di recessione e la stabilizzazione dei tassi di interesse ci fanno ritenere che, quantomeno nel breve periodo, le valutazioni possano tenere. Confermiamo la preferenza per i mercati americani e giapponese, i primi per il mix di superiore qualità e crescita attesa dei profitti, il secondo per il contesto di ristrutturazione dei bilanci e potenziale uscita dalla deflazione che favorisce un miglioramento della redditività. Siamo neutrali su Europa ed emergenti. Dal punto di vista settoriale/tematico, vediamo la leadership di mercato allargarsi dopo la forte concentrazione in pochi titoli nel 2023, e in aggiunta al favore per le componenti tecnologiche, abbiamo aumento le componenti più difensive del mercato, come le utility, le infrastrutture e il settore farmaceutico.
EUROPA
NEUTRO
Le valutazioni sono relativamente contenute, tuttavia siamo neutrali perché il momentum macro è meno brillante e la crescita sequenziale dei profitti più debole rispetto agli Stati Uniti, anche per il diverso mix settoriale e minore peso della tecnologia. L'andamento dei profitti dovrebbe però migliorare in corso d'anno e pensiamo che nei prossimi trimestri ci potrà essere una fase più favorevole per le azioni europee una volta che sarà più chiaro il punto di svolta degli utili.
STATI UNITI
ABBASTANZA POSITIVO
Il mercato USA rimane, insieme al Giappone, il favorito per la maggiore qualità delle società e l’andamento dei profitti che fino ad ora si sono rivelati migliori delle attese e che sono attesi crescere anche nei trimestri a venire, con un forte contributo del settore tecnologico. Il livello delle valutazioni limita il potenziale di upside assoluto del mercato e per questo, in aggiunta al favore per le componenti growth e tecnologiche, abbiamo iniziato un percorso di graduale aumento anche delle componenti più difensive del mercato, come le utility, le infrastrutture e il settore farmaceutico.
GIAPPONE
ABBASTANZA POSITIVO
Abbiamo una posizione di sovrappeso per via del mix di valutazioni attraenti, rialzo degli utili attesi che è funzione di elementi ciclici (rialzo delle aspettative di inflazione e della redditività del settore finanziario grazie all'allentamento del controllo della curva da parte della BoJ) e strutturali (ristrutturazione dei bilanci e aumento degli investimenti). Se confermata oltre l'orizzonte ciclico, l'uscita dalla deflazione può rappresentare un elemento di supporto di lungo periodo per il mercato, che si affianca ai progressi di governance societari.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
La sottoperformance macroeconomica cinese ha ridotto le stime di crescita attesa degli utili, ma le valutazioni sono di supporto e permane l’aspettativa di una fase di maggiore stabilità e di ulteriore stimolo da parte delle autorità di governo cinesi, nonostante fino ad ora i provvedimenti abbiano lasciato deluse le aspettative degli investitori.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
I portafogli hanno una duration superiore a quella dei benchmark di riferimento e con spazi di ulteriore aumento in caso di ulteriore rialzo dei bond yield. Pensiamo che il percorso di graduale discesa dell'inflazione e di rallentamento della crescita nominale limitino il potenziale di rialzo dei tassi e permettano alle banche centrali di iniziare in tarda primavera la fase di ribasso dei tassi ufficiali. Confermiamo la preferenza per il settore governativo, sia USA che europeo, e di sottopeso nei comparti di credito. Con gli spread prossimi ai minimi del 2023 nell'ambito del credito societario favoriamo il comparto investment grade (con inclusione del settore finanziario) e siamo più cauti sulle componenti più volatili e rischiose, come l'high yield.
GOVERNATIVO
ABBASTANZA POSITIVO
Abbiamo un’opinione di favore sulla duration in funzione di considerazioni cicliche, del livello dei tassi reali, dell'andamento dell'inflazione e per le prospettive di politica monetaria. Riteniamo che l'area di corretta valutazione del Bund a 10 anni sia nel range tra 2,3% e 2,5% e del Treasury a 10 anni intorno a 4,3 - 4,4% e vediamo questi livelli come una opportunità di ulteriore aumento dell'esposizione ai titoli di stato. Gli spread periferici europei sono nella parte bassa del range di corretta valutazione ma l'attuale evoluzione macroeconomica non ci appare compatibile con un loro brusco allargamento, quantomeno nel breve periodo.
CORPORATE
NEUTRO
Il settore investment grade rimane quello che preferiamo nell'ambito del rischio di credito societario. Tuttavia, gli spread sono relativamente contenuti e fatichiamo a vedere spazi di ulteriore significativa riduzione da questi livelli. Nel complesso consideriamo il comparto come caratterizzato da un mix favorevole di tasso e spread che stabilizza i rendimenti a livelli attraenti, ma preferiamo in questa fase la componente di tasso governativo anche per la maggiore capacità di protezione del rischio azionario.
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
Siamo sottopeso per riflettere il rischio di un peggioramento degli standard di lending e dell'impatto sui crediti di qualità inferiore di un aumento del costo del capitale. I rendimenti attesi sono attraenti su base storica, e i tassi di default sono ancora contenuti, seppure in aumento, ma nel breve pensiamo che gli spread possano essere vulnerabili in caso di rallentamento ciclico e tra gli asset rischiosi preferiamo le azioni, quantomeno fintanto che le società continueranno a mostrare capacità di revisione al rialzo degli utili.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Siamo neutrali sugli emergenti, sia in valuta forte che locale. Il livello relativamente contenuto degli spread lascia spazi complessivamente limitati di ulteriore compressione, mentre la buona performance realizzata delle divise locali nei mesi scorsi ci lascia più favorevoli in altri segmenti del reddito fisso e caratterizzati da maggiore qualità e minore volatilità.
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