La View di Fideuram Asset Management - edizione 02.2024
La View
21.02.2024
MERCATI AZIONARI
Manteniamo le azioni in sovrappeso perché gli utili societari crescono sequenzialmente e le società hanno mantenuto capacità di battere le stime anche nell’ultima stagione. Le valutazioni nel complesso non sono basse, e nello specifico quelle del settore tecnologico relativamente alte; tuttavia, la resilienza dell’economia e degli utili e un range dei tassi più stretto e inferiore allo scorso anno suggeriscono una tenuta delle valutazioni.
Confermiamo la preferenza verso i mercati con i migliori fondamentali: gli USA per la composizione dell’indice e la crescita attesa dei profitti; il Giappone, per il processo di uscita dall’inflazione e il miglioramento della redditività aziendale tramite anche politiche di corporate governance più favorevoli agli azionisti. Siamo neutrali sui mercati azionari europei ed emergenti. Dal punto di vista tematico, manteniamo l’esposizione alle componenti tecnologiche ma crediamo probabile un allargamento della leadership di mercato anche a favore delle componenti più value, grazie alle buone condizioni macroeconomiche, e difensive come il settore farmaceutico e il tema dei dividend aristocrats.
EUROPA
NEUTRO
Le valutazioni sono a livelli minimi rispetto agli USA e riflettono una condizione macroeconomica meno salutare e una crescita sequenziale dei profitti più debole, anche per il diverso mix settoriale e il minore peso della tecnologia. L'andamento dei profitti dovrebbe però migliorare in corso d'anno e pensiamo che nei prossimi trimestri ci potrà essere una fase più favorevole per le azioni europee una volta che sarà più chiaro il punto di svolta degli utili.
STATI UNITI
ABBASTANZA POSITIVO
Il mercato USA rimane favorito per la maggiore qualità delle società e l’andamento dei profitti che fino ad ora si sono rivelati migliori delle attese e che si prevede continuino a crescere nei trimestri a venire, grazie anche al forte contributo del settore tecnologico. Le valutazioni più alte limitano il potenziale di crescita del mercato e per questo, in aggiunta al favore per le componenti growth e tecnologiche, abbiamo allargato l’esposizione anche verso componenti più value e verso settori più difensivi (farmaceutico, dividend aristocrats).
GIAPPONE
ABBASTANZA POSITIVO
Abbiamo una posizione di sovrappeso per via del mix di valutazioni attraenti e rialzo degli utili attesi. I progressi attesi in Giappone sono funzione di elementi ciclici (rialzo delle aspettative di inflazione e della redditività del settore finanziario grazie all'allentamento del controllo della curva da parte della BoJ) e strutturali (ristrutturazione dei bilanci e aumento degli investimenti). Se confermata oltre l'orizzonte ciclico, l'uscita dalla deflazione può rappresentare un elemento di supporto di lungo periodo per il mercato, che si affianca alle riforme di corporate governance.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Le valutazioni sono attraenti ma il trend disinflazionistico, la bassa fiducia dei consumatori e le difficoltà del settore immobiliare in Cina si traducono in continue revisioni al ribasso delle stime di crescita degli utili. Manteniamo un approccio neutrale nei confronti dell’asset class, in attesa di segnali di efficacia delle manovre dei policy makers cinesi.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
I portafogli hanno una duration superiore a quella dei benchmark di riferimento, con spazi di incremento dell’esposizione in caso di ulteriore rialzo dei rendimenti. Pensiamo che il percorso di graduale discesa dell'inflazione limiti il potenziale di rialzo dei tassi lasciando spazio alle banche centrali di avviare in corso d’anno una fase di ribasso dei tassi ufficiali. Confermiamo la preferenza per il settore governativo, sia USA che europeo, e di sottopeso nei comparti di credito, soprattutto nei segmenti di minore qualità o di più elevata volatilità. Nel comparto del credito societario favoriamo pertanto il comparto investment grade (con inclusione del settore finanziario).
GOVERNATIVO
ABBASTANZA POSITIVO
Manteniamo un sovrappeso di duration perché riteniamo che le banche centrali ridurranno i tassi nei prossimi trimestri, al di là della volatilità di breve periodo indotta dai dati congiunturali. Vediamo l'area di corretta valutazione del Bund a 10 anni a ridosso del 2,5% e quella del Treasury a 10 anni intorno a 4,4% e sopra questi livelli valutiamo l’opportunità di un ulteriore aumento dell'esposizione ai titoli di stato. Gli spread periferici europei sono nella parte bassa del range di corretta valutazione ma l'attuale evoluzione macro non ci appare compatibile con un loro brusco allargamento, quantomeno nel breve periodo.
CORPORATE
NEUTRO
Il settore investment grade rimane quello che preferiamo nell'ambito del rischio di credito societario, anche se gli spread sono relativamente contenuti e non lasciano spazi significativi di ulteriore riduzione da questi livelli. Tuttavia, il rendimento complessivo è attraente, la qualità del credito elevata e vediamo favorevolmente anche l’esposizione alle emissioni del settore finanziario.
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
Siamo sottopeso per riflettere il rischio di un impatto sui crediti di qualità inferiore di un aumento del costo del capitale. I rendimenti attesi sono attraenti su base storica, e i tassi di default sono ancora contenuti, seppure in aumento. Tra gli asset rischiosi preferiamo l’esposizione alle azioni, almeno fino a quando le società continueranno a mostrare capacità di revisione al rialzo degli utili.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Siamo neutrali sugli emergenti sia in valuta forte che locale. Gli spread in valuta forte si collocano su un livello contenuto soprattutto nella componente investment grade. Nel segmento in valuta locale il mercato sconta già una dimensione corposa di tagli dei tassi, rispetto al rientro delle aspettative avvenuto in Europa e USA che rimangono le aree dove esprimiamo il sovrappeso obbligazionario.
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