La View di Fideuram Asset Management - edizione 06.2024
La View
20.06.2024
MERCATI AZIONARI
Manteniamo un sovrappeso azionario di entità media nei nostri portafogli, legato alla revisione al rialzo degli utili e alla prospettiva di un allargamento nei prossimi trimestri a quei settori e paesi che fino ad oggi hanno sottoperformato dal punto di vista reddituale la tecnologia e gli Stati Uniti.
A livello settoriale affrontiamo questa evoluzione con gradualità e mantenendo un peso ancora corposo nella tecnologia, introducendo ad esempio una piccola esposizione verso le società attive nella gestione delle reti e infrastrutture elettriche beneficiarie dell'aumento della spesa per investimenti in tecnologia, gestione dei dati, energia rinnovabile e sicurezza.
A livello geografico il sovrappeso azionario riguarda principalmente USA ed Europa. Quest’ultima dai risultati dal primo trimestre ha dato segnali di recupero del ciclo economico e degli utili, nonostante la decisione di indire elezioni anticipate in Francia abbia reintrodotto un premio per il rischio politico negli asset europei (e principalmente francesi) e potrebbe creare volatilità almeno fino agli esiti della consultazione.
Su Giappone e paesi emergenti abbiamo un posizionamento neutrale.
Europa
ABBASTANZA POSITIVO
Il sovrappeso si basa su valutazioni relativamente contenute e a sconto rispetto a quelle USA, e sul miglioramento delle condizioni cicliche e reddituali. Riteniamo che il gap con gli USA in temini di dinamica degli utili possa ridursi nel corso dei prossimi trimestri. Le elezioni inglesi e soprattutto francesi possono produrre una certa volatilità nel breve ma il mercato ha già introdotto un certo premio per il rischio politico.
STATI UNITI
ABBASTANZA POSITIVO
Manteniamo gli USA in sovrappeso per la forza dei profitti, fino ad ora migliori delle attese e attesi robusti anche nei trimestri a venire. Crediamo che il settore tecnologico continuerà ad avere buoni livelli di crescita, ma nella seconda parte dell’anno altri segmenti dovrebbero mostrare una crescita in accelerazione. A fianco dell'esposizione tecnologica, che manteniamo nei portafogli, abbiamo iniziato un percorso di graduale aumento della diversificazione settoriale e di stile a favore di quelle componenti che hanno accumulato un gap di performance e valutazione rispetto alle mega cap growth.
GIAPPONE
NEUTRO
Siamo neutrali sul Giappone dopo i forti rialzi dei mesi scorsi perché pensiamo che nel breve periodo i progressi di natura fondamentale siano in parte riflessi nelle valutazioni e nel posizionamento di mercato già relativamente favorevole alle azioni giapponesi. In un'ottica di più lungo periodo continuiamo a vedere il mercato giapponese caratterizzato impostato positivamente, grazie al rialzo delle aspettative di inflazione, al percorso di ristrutturazione dei bilanci e all'aumento della spesa per investimenti.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Manteniamo un posizionamento complessivamente neutrale sui mercati emergenti ma cominciamo ad evidenziare alcuni elementi di maggiore positività per l’area o quanto meno per alcuni paesi, ovvero condizioni cicliche in miglioramento, inflazione prossima agli obiettivi delle rispettive banche centrali, valutazioni attraenti, misure cinesi sulla buona strada anche se non ancora sufficienti. Rimane per contro una maggiore volatilità legata anche all’impatto dei tassi di cambio (dollaro in primis) e un po’ di volatilità legata anche in questo contesto agli esiti elettorali.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
I portafogli mantengono un lieve sovrappeso di duration concentrato nella parte governativa, con preferenza per la parte europea e un complessivo sottopeso di rischio di credito, principalmente per i segmenti più speculativi (high yield).
La BCE ha avviato la fase di riduzione dei tassi di interesse in giugno e la Fed ha indicato la possibilità di un unico ribasso nel 2024 ma non ha ridotto la dimensione complessiva dei tagli per il futuro prevedibile (fine 2025). Questo riduce lo spazio di rialzo dei tassi, anche in un contesto di incertezza sul percorso di politica monetaria e di stretta dipendenza dai dati. La reintroduzione di rischio politico in Francia ha portato anche ad un allargamento degli spread periferici, che rientra per ora in un range di normale volatilità (ritorno sui livelli di inizio anno) ed è in parte bilanciato dalla discesa del tasso base tedesco. All’interno del credito preferiamo il segmento di qualità e la subordinazione bancaria. I portafogli mantengono l’assunzione di rischio ciclico attraverso l’esposizione azionaria e siamo sottopesati di credito societario high yield e neutrali di debito emergente.
GOVERNATIVO
ABBASTANZA POSITIVO
Manteniamo un sovrappeso per la parte governativa con preferenza per la parte europea, dove la BCE ha già iniziato la riduzione dei tassi di riferimento; anche se non ha dato indicazioni chiare sul successivo percorso di politica monetaria, la direzione discendente limita il potenziale di rialzo dei tassi. La reintroduzione di rischio politico in Francia ha portato anche ad un allargamento degli spread periferici, che rientra per ora in un range di normale volatilità (ritorno sui livelli di inizio anno) ed è in parte bilanciato dalla discesa del tasso base tedesco.
La Fed ha ridotto il numero di tagli per l’anno in corso ma non la dimensione complessiva del ribasso, per cui rimane una maggiore dipendenza dai dati.
CORPORATE
NEUTRO
Nonostante gli spread siano relativamente contenuti, il rendimento totale è attraente, e l'investment grade rimane il segmento che preferiamo insieme a quello della subordinazione finanziaria. Manteniamo però un posizionamento neutrale perché la componente di maggiore attrattività del rendimento è offerto dal tasso base e, in generale, in questa fase preferiamo assumere rischio azionario rispetto a quello di credito.
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
I tassi di default, nonostante l'impatto sui crediti di qualità inferiore di un aumento del costo del capitale, sono ancora relativamente contenuti. Preferiamo evitare i rischi connessi sulle frange più fragili di un periodo prolungato di tassi elevati e favoriamo l’assunzione di rischio ciclico attraverso la componente azionaria fin quando gli utili sono solidi e si dimostrano in grado di battere le stime.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
In generale, siamo cauti sulle componenti più volatili e di minore qualità del segmento obbligazionario, più esposte ai dati macroeconomici e ai movimenti dei tassi. La posizione sugli emergenti è nel complesso neutrale perché il carry offerto è relativamente generoso in senso assoluto e il contesto ciclico e l'evoluzione della politica monetaria americana stiano evolvendo in senso più favorevole per gli asset emergenti.
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