La View di Fideuram Asset Management - edizione 07.2024

La View

17.07.2024

MERCATI AZIONARI
Manteniamo un sovrappeso nella componente azionaria ma di entità più moderata rispetto agli scorsi mesi. La dinamica degli utili appare ancora di supporto e pensiamo possa allargarsi anche a quei segmenti che hanno finora sottoperformato le mega cap tecnologiche negli USA. Tuttavia, negli USA le valutazioni riflettono già la crescita attesa dei profitti oltre l’orizzonte annuale e portiamo la nostra esposizione prossima alla neutralità in questo mercato. Il sovrappeso rimane in Europa, dove le valutazioni sono inferiori e la crescita sequenziale degli utili è prevista migliorare. I risultati delle recenti elezioni francesi lasciano uno scenario ancora incerto, ma hanno scongiurato il rischio di maggioranze supportate da partiti più estremi. Post elezioni, il mercato inglese può beneficiare di una migliore percezione del contesto istituzionale e politico; inoltre, le valutazioni sono ancora ad un significativo sconto. Dal punto di vista settoriale e tematico abbiamo posizioni attive limitate in questa fase: gradualmente, alla tecnologia affianchiamo componenti più cicliche e value.
EUROPA
ABBASTANZA POSITIVO
Le valutazioni sono storicamente contenute e, in termini relativi rispetto a quelle USA, l'Europa tratta ad un marcato sconto. Il momentum ciclico sta migliorando e questo supporta la nostra attesa che il percorso di crescita sequenziale degli utili si rafforzi nei trimestri a venire. Per quanto la situazione politica francese sia ancora incerta, le recenti elezioni hanno scongiurato maggioranze supportate da partiti più estremi. Il mercato UK presenta valutazioni attraenti e post-elezioni ci sembra un'area dove la percezione del contesto istituzionale e politico possa migliorare.
STATI UNITI
NEUTRO
Riduciamo a neutrale l'investimento nel mercato azionario USA perché le valutazioni si stanno avvicinando ad un livello che sconta una dinamica favorevole degli utili non solo per il 2024 ma anche per il prossimo anno. Sul fronte macro e dei fondamentali aziendali non vediamo condizioni che ci fanno pensare ad una fase di contrazione importante delle valutazioni, ma dopo un prolungato periodo di movimento al rialzo degli indici e di costante sovrappeso nei portafogli riduciamo un po' l'esposizione all'approssimarsi di livelli valutativi più pieni.
GIAPPONE
NEUTRO
Siamo neutrali sul Giappone dopo i forti rialzi dei mesi scorsi perché pensiamo che nel breve periodo i progressi di natura fondamentale siano in parte riflessi nelle valutazioni e nel posizionamento di mercato già relativamente favorevole alle azioni giapponesi. In un'ottica di più lungo periodo continuiamo a vedere il mercato giapponese caratterizzato da valutazioni che possono ulteriormente aumentare e utili in crescita, grazie al rialzo delle aspettative di inflazione, al percorso di ristrutturazione dei bilanci e all'aumento della spesa per investimenti.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Continuiamo a mantenere un posizionamento neutrale nei confronti dei paesi azionari dell’area emergente. Le valutazioni risultano attraenti sia in una ottica storica che relativamente agli altri blocchi geografici, in particolare verso i mercati dei paesi sviluppati. La presenza di rischi geopolitici specifici e l’attesa di interventi più mirati da parte delle autorità cinesi ci lascia però con un approccio più attendista e selettivo a livello di paese.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
Modifichiamo in parte l'esposizione obbligazionaria aumentando il peso della componente delle obbligazioni societarie investment grade e della subordinazione finanziaria rispetto alla componente governativa, mantenendo il sovrappeso di duration. L'idea che i tassi di interessi siano in un'area di sostanziale stabilizzazione, per quanto non troppo stretta, con anche la Fed che sta per iniziare ad abbassare i tassi, ci porta a ricercare fonti di extra-rendimento rispetto ai titoli di stato, mantenendo la preferenza per il credito di alta qualità. Inoltre, la riduzione del sovrappeso azionario va nella direzione di un maggiore spazio per strategie di carry e minore necessità di diversificazione per il tramite della duration governativa.
Rimaniamo cauti nei confronti del credito di più bassa qualità, in particolare high yield, cui continuiamo a preferire il rischio azionario. Nonostante la parziale riduzione dell'esposizione ai titoli di stato per favorire l'assunzione di carry, continuiamo ad avere un'opinione favorevole all'investimento in questo settore, per l'evoluzione dell'inflazione e della politica monetaria, oltre che per il livello assoluto raggiunto dai tassi di remunerazione.
GOVERNATIVO
NEUTRO
L’avvio dell’azione espansiva da parte della BCE e l’avvicinarsi dell’inizio dei tagli dei tassi della Fed hanno portato una fase di stabilizzazione dei tassi, in un range non stretto ma in generale di più corretta valutazione. Riduciamo la nostra esposizione al comparto governativo a favore della componente investment grade, ma continuiamo ad avere un'opinione favorevole all'investimento nei titoli di stato. L'ampliamento dello spread OAT - Bund riflette l'evoluzione dei fondamentali fiscali francesi e in misura molto limitata un premio per il rischio politico.
CORPORATE
ABBASTANZA POSITIVO
La stabilizzazione dei tassi di interesse, l'evoluzione macro e della politica monetaria supportano una maggiore esposizione all’extra-rendimento offerto del segmento investment grade. Gli spread sono relativamente contenuti ma il rendimento totale è attraente e il credito di qualità rimane il segmento che preferiamo nell'ambito del rischio di credito societario insieme a quello della subordinazione finanziaria. La scelta è legata anche al forte contributo del tasso base e alla riduzione del sovrappeso azionario.
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
I tassi di default sono ancora relativamente contenuti, nonostante l'impatto sui crediti di qualità inferiore di un aumento del costo del capitale. Preferiamo evitare i rischi connessi sulle frange più fragili di un periodo prolungato di tassi elevati e favoriamo l’assunzione di rischio ciclico attraverso la componente azionaria fin quando gli utili sono solidi e si dimostrano in grado di battere le stime.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Manteniamo un posizionamento neutrale nei confronti dei paesi emergenti. A fronte di un carry generoso, il quadro macro più misto, il processo disinflattivo meno lineare e l’avvicinarsi delle elezioni USA (con impatto differenziato tra i vari paesi) rappresentano fattori di volatilità e di maggiore selettività. Abbiamo una posizione di favore nei confronti dei bond indiani.
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