La View di Fideuram Asset Management - edizione 09.2024

La View

17.09.2024

MERCATI AZIONARI
Dopo la correzione di agosto, in cui abbiamo tatticamente aumentato l’esposizione, con il rapido recupero dei mercati su livelli prossimi ai massimi riportiamo a neutrale l’esposizione all’asset class azionaria. Sebbene il nostro scenario di riferimento contempli un rallentamento e non una recessione, l'incertezza macroeconomica sul percorso dell’economia USA è aumentata. Anche in caso di conferma dello scenario di soft landing, riteniamo più plausibile un ampliamento del mercato, con un maggiore orientamento verso i settori value e ciclici, più che un significativo upside degli indici. Sebbene la crescita degli utili nel settore tecnologico rimanga superiore rispetto al resto del mercato, il divario favorevole rispetto agli altri settori si sta riducendo. 
Nell’ambito di una neutralità per tutte le aree geografiche, manteniamo un moderato favore per il mercato inglese per ragioni valutative, migliore impostazione politico-istituzionale e posizionamento ancora contenuto degli investitori. Il posizionamento settoriale e tematico rimane diversificato e con rischi attivi contenuti, può essere modificato prospetticamente a favore delle componenti più value e cicliche, con inclusione delle capitalizzazioni inferiori, qualora il quadro macro dimostrasse continuità.  
EUROPA
NEUTRO
Le valutazioni sono relativamente contenute e, in termini relativi rispetto a quelle USA l'Europa tratta ancora ad uno sconto significativo. Per quanto l'evoluzione ciclica sia meno brillante di quanto non si prevedesse, si ritiene che il ciclo dei profitti possa rafforzarsi nei trimestri a venire. Viene mantenuta la preferenza per il mercato inglese, dove le valutazioni appetibili si affiancano al miglioramento della percezione del contesto istituzionale e politico. Dal punto di vista settoriale le banche confermano la prospettiva di continuità della crescita degli utili, nonostante il minore contributo atteso del margine di interesse, mentre le valutazioni sono ancora attraenti.
STATI UNITI
NEUTRO
Le valutazioni sono prossime a livelli che scontano una dinamica favorevole degli utili non solo per il 2024 ma anche per gran parte del prossimo anno. Per i trimestri più vicini si continua a vedere un percorso di crescita favorevole dei profitti, mentre le stime per il 2025 (vicine al 15%) appaiono sfidanti. Pur ritenendo che l'economia americana sia in una fase di rallentamento e non di prossimità ad un momento recessivo, l'incertezza macro è aumentata. 
GIAPPONE
NEUTRO
Siamo neutrali sul Giappone dopo i forti rialzi dei mesi scorsi perché si ritiene che nel breve periodo i progressi di natura fondamentale siano in gran parte già riflessi nelle valutazioni e nel posizionamento di mercato. Anche i movimenti valutari, con l’azione restrittiva della BoJ in controtendenza alle altre Banche Centrali, creano un ulteriore elemento di volatilità sul mercato.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Pur mantenendo cautela, si ritiene che la performance relativa cinese possa essere più in linea con il resto degli emergenti, dopo la sottoperformance degli ultimi anni. Le valutazioni si sono contratte molto e permane l'aspettativa di ulteriore stimolo da parte delle autorità. Tuttavia, per avere una fase più favorevole occorre un miglioramento dei profitti. Sebbene lo scenario di soft landing sia compatibile con un certo grado di indebolimento del dollaro restano le incertezze politiche qualora le elezioni americane aprissero la strada ad un aumento delle tariffe sugli scambi commerciali.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
Si mantiene una duration leggermente superiore rispetto ai benchmark, con una preferenza per il rischio di credito di alta qualità, attraverso obbligazioni societarie investment grade e titoli subordinati del settore finanziario. La posizione sui titoli di Stato è compresa tra neutrale e lievemente sovrappeso, sulla base dell’ipotesi che i tassi d’interesse si stabilizzino su livelli inferiori rispetto ai mesi precedenti, offrendo una diversificazione nel caso di un peggioramento del quadro macroeconomico più marcato del previsto, e nonostante la curva dei rendimenti statunitensi rifletta già un ciclo significativo di ribassi entro la fine del 2025. L’esposizione nei segmenti investment grade e nelle obbligazioni subordinate consente di posizionarsi in una parte della curva dei tassi relativamente protetta dalle variazioni delle attese della politica monetaria, offrendo al contempo un extra-rendimento interessante rispetto ai titoli di Stato. Complessivamente, l’esposizione al rischio di credito rimane contenuta, con un approccio prudente nei confronti del segmento high yield e una posizione neutrale sui mercati emergenti.
GOVERNATIVO
NEUTRO
Il peso dei titoli di stato è tra il neutrale e il lieve sovrappeso nell'idea che i tassi siano in un range inferiore a quello dei mesi passati e possano diversificare il rischio azionario qualora il quadro macro peggiorasse più di quanto non ci si aspetti. Tuttavia, la curva USA sconta già un significativo percorso di normalizzazione della politica monetaria da qui alla fine del 2025. In Area Euro l'equilibrio della struttura di tasso si è abbassata rispetto ai mesi scorsi grazie alla riduzione dell'inflazione, all'avvio della fase di tagli da parte della BCE e la maggiore incertezza macroeconomica. Complessivamente, il nostro scenario ciclico di riferimento che non contempla una imminente recessione non fa pensare ad una significativa ulteriore discesa dei rendimenti.
CORPORATE
ABBASTANZA POSITIVO
Il rendimento totale offerto dal comparto delle obbligazioni societarie di alta qualità è ancora attraente grazie al tasso base, che conferisce un certo grado difensività all'asset class, anche in condizioni macro più incerte, e al contributo degli spread che, per quanto relativamente stretti, rimangono in grado di offrire un extra-rendimento rispetto ai titoli di stato in uno scenario macroeconomico  di tenuta ciclica, sia pure con la crescita in moderazione.
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
Manteniamo in sottopeso l’asset class e ricerchiamo il carry attraverso componenti di maggiore qualità e maggiore sensitività al tasso base. I tassi di default, nonostante l'impatto sui crediti di qualità inferiore di un aumento del costo del capitale, sono ancora relativamente contenuti, ma le valutazioni sono strette e vi è vulnerabilità al deterioramento macro e a uno scenario di maggiore volatilità.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
In generale, siamo cauti sulle componenti più volatili e di minore qualità del segmento obbligazionario. La posizione sugli emergenti è nel complesso neutrale perché il carry offerto è relativamente generoso in senso assoluto ma non vediamo ancora condizioni macroeconomiche sufficientemente favorevoli per un aumento sostanziale del rischio. Sul fronte valutario, per quanto uno scenario di soft landing sia compatibile con un certo grado di indebolimento del dollaro, dobbiamo tenere conto dell'incertezza sul fronte politico qualora le elezioni americane aprissero la strada ad un aumento delle tariffe sugli scambi commerciali. Abbiamo una posizione di favore nei confronti dei bond indiani.
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