La View di Fideuram Asset Management - edizione 10.2024
La View
23.10.2024
MERCATI AZIONARI
Il veloce recupero dei livelli prossimi ai massimi dopo la correzione di agosto ci porta a mantenere neutrale l'esposizione azionaria. I dati macro e l’iniziale dose di stimolo cinese rafforzano la percezione della tenuta ciclica e l’attesa di una continuità della crescita degli utili.
Tuttavia, le valutazioni scontano già in buona parte la crescita degli utili del 2025 e la scadenza elettorale americana, che storicamente non è quasi mai stata un game changer, rappresenta nel breve una ulteriore fonte di incertezza. Dal punto di vista geografico manteniamo le principali aree in prossimità della neutralità, con un favore per le azioni inglesi in ambito europeo. Al momento, vediamo il recupero del mercato cinese come il risultato di un riposizionamento da parte degli investitori, che può anche proseguire nell'immediato, ma non ancora un cambiamento strutturale dello scenario. Anche dal punto di vista settoriale e tematico abbiamo un posizionamento relativamente diversificato e con rischi attivi contenuti, ma anticipiamo la possibilità che questa impostazione possa essere modificata a favore delle componenti più value e cicliche, in presenza di un quadro macro.
EUROPA
NEUTRO
Le valutazioni sono attraenti rispetto a quelle USA, ma l'evoluzione ciclica è meno brillante di quanto previsto. Pensiamo che il ciclo dei profitti possa comunque rafforzarsi nei trimestri a venire, grazie anche al maggior supporto di politica monetaria. Manteniamo una preferenza per il mercato inglese, dove il contesto istituzionale e politico è percepito in miglioramento e le valutazioni presentano ancora uno sconto significativo. Dal punto di vista settoriale il settore bancario presenta utili in crescita, nonostante il minor contributo atteso del margine di interesse, e valutazioni interessanti.
STATI UNITI
NEUTRO
Siamo neutrali sulle azioni USA in quanto le valutazioni già scontano una dinamica favorevole degli utili anche per gran parte del prossimo anno. Continuiamo a credere che lo scenario più probabile sia quello di soft landing per l’economia e di continuità del ciclo di crescita degli utili. Tuttavia, l'incertezza macro è aumentata. anche per l'approssimarsi delle scadenze elettorali. Limitiamo in questa fase la dimensione delle scommesse attive di carattere tematico, ma il nostro scenario macro è compatibile con un ampliamento del mercato a favore di quelle componenti che hanno accumulato un gap di performance e valutazioni rispetto alle mega cap growth.
GIAPPONE
NEUTRO
Siamo neutrali sul Giappone in quanto i progressi di natura fondamentale appaiono riflessi nelle valutazioni e nel posizionamento di mercato. Inoltre, un'eventuale fase di rafforzamento del cambio rappresenta un elemento di ulteriore incertezza per il mercato nel breve periodo. Tuttavia, in un'ottica di maggiore respiro vediamo le azioni giapponesi caratterizzate da valutazioni con spazio di espansione e utili in crescita, grazie al rialzo delle aspettative di inflazione, al percorso di ristrutturazione dei bilanci e all'aumento della spesa per investimenti.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Il recente forte recupero della Cina fa seguito ad uno stimolo più vigoroso da parte delle autorità di governo. La parte fiscale però delle misure non è ancora ben definita né in termini di contenuto che di entità. Per il momento la risalita del mercato cinese sembra derivare più da un riposizionamento degli investitori che da un cambiamento strutturale dello scenario. Sugli emergenti in generale, l'evoluzione macro è favorevole (tassi, stimolo cinese, soft landing) ma rimane l'incertezza politica qualora dopo le elezioni americane ci fosse un ritorno ad un utilizzo più ampio delle tariffe sul commercio internazionale.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
I portafogli sono impostati con una duration un po' superiore a quella dei benchmark e una preferenza per il rischio di credito di alta qualità (corporate investment grade e subordinazione finanziaria). Il peso della componente governativa è tra il neutrale e il lieve sovrappeso in quanto la tenuta ciclica mostrata dagli ultimi dati ha ridotto la dimensione dei tagli complessivi attesi dalla Banche Centrali e riportato i tassi core nella parte alta del range di corretta valutazione. Agli attuali livelli (oltre 4.1% per il decennale USA e 2.3% circa per quello tedesco), inoltre, i titoli di stato core hanno riacquistato capacità di decorrelazione del rischio azionario qualora il quadro macro peggiorasse. Le obbligazioni societarie investment grade e la subordinazione finanziaria rimangono sovrappesate ma nel complesso l'esposizione al rischio di credito è limitata dalla la maggiore cautela che abbiamo nei confronti del comparto high yield e la sostanziale neutralità sugli emergenti.
GOVERNATIVO
NEUTRO
Il peso nei portafogli è di neutralità o lieve sovrappeso nell'idea che l'equilibrio della struttura dei tassi si sia abbassata rispetto ai mesi scorsi grazie alla riduzione dell'inflazione, alla riduzione dei tassi da parte della Banche Centrali e ai segnali macro più misti. Il recente movimento al rialzo ha portato i rendimenti dei titoli di Stato nella parte alta del nostro range di corretta valutazione, conferendo al margine maggiore attrattività all'asset class nel breve. In Europa, ed in particolare nei tassi core, vediamo un rischio inferiore rispetto agli USA di irripidimento della parte a più lunga scadenza della curva. Gli spread periferici, pur trattando ad un livello un po' inferiore a quello suggerito dai fondamentali, rimangono fonte di carry attraente.
CORPORATE
ABBASTANZA POSITIVO
Il rendimento totale offerto dal comparto delle obbligazioni societarie di alta qualità è ancora attraente grazie al tasso base, che conferisce un certo grado di difensività all'asset class anche in condizioni macro più incerte, e al contributo degli spread che, per quanto relativamente stretti e al netto dei movimenti di breve periodo, offrono un extra-rendimento rispetto ai titoli di stato. Rappresentano elementi di supporto da un lato la tenuta ciclica, dall’altro i tagli dei tassi da parte delle Banche Centrali che definiscono un equilibrio della struttura di tasso ad un livello inferiore rispetto a qualche tempo fa.
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
I tassi di default, nonostante l'impatto sui crediti di qualità inferiore di un aumento del costo del capitale, sono ancora relativamente contenuti. Tuttavia, pur in presenza di rendimenti attesi attraenti su base storica, rimaniamo sottopesati perché tra gli asset rischiosi preferiamo le azioni, almeno fintanto che le società continueranno a mostrare capacità di crescita e revisione al rialzo degli utili, e per limitare il rischio di credito che può originare dal mantenimento di tassi alti da parte delle banche centrali.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
La posizione sugli emergenti è nel complesso neutrale perché il carry offerto è relativamente generoso in senso assoluto ma, per quanto l'evoluzione delle condizioni macroeconomiche (tassi, stimolo cinese, soft landing) gradualmente evolva in direzione favorevole per gli emergenti, permane l'incertezza sul fronte politico e valutario qualora le elezioni americane dovessero aprire la strada ad un aumento delle tariffe sugli scambi commerciali. Abbiamo una posizione di favore nei confronti dei bond indiani.
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