La View di Fideuram Asset Management - edizione 11.2024
La View
05.12.2024
MERCATI AZIONARI
Il peso delle azioni nei portafogli è tra il neutrale e il lieve sovrappeso con una preferenza per il mercato americano. L'elezione di Trump aumenta l'aspettativa di continuità del ciclo economico e dei profitti USA grazie al supporto di iniziative di politica economica e deregolamentazione. Crediamo che la crescita degli utili possa continuare ad allargarsi verso quei settori che hanno fatto meno bene rispetto alle grandi capitalizzazioni tecnologiche nei trimestri precedenti. Pur mantenendo una posizione favorevole alla tecnologia, abbiamo aumentato l'esposizione a settori più ciclici e value, oltre che alle capitalizzazioni inferiori. L'evoluzione politica favorevole per gli USA, quantomeno nel breve periodo, trova contraltare nelle aree geografiche ex-USA dove il momento ciclico è più debole (come in Europa) o il rischio politico superiore, come nel caso della Cina o altri paesi emergenti per la prevedibile imposizione di tariffe (anche se inferiori a quanto ventilato in campagna elettorale). Abbiamo un posizionamento nel complesso neutrale in Giappone, nei paesi emergenti e in Europa (dove manteniamo un favore per le azioni inglesi).
EUROPA
NEUTRO
L'evoluzione ciclica è meno brillante di quanto previsto e gli sviluppi di politica economica USA rappresentano un ulteriore rischio allo scenario. Per contro, gli utili tengono, la BCE può tagliare i tassi anche di più di quanto scontato in precedenza e le valutazioni sono a significativo sconto rispetto a quelle USA. Manteniamo una preferenza per il mercato inglese, dove che la percezione del contesto istituzionale e politico può migliorare e le valutazioni sono ancora più basse. Dal punto di vista settoriale le banche confermano la prospettiva di continuità della crescita degli utili, ma le operazioni di consolidamento nel settore limitano il potenziale di rialzo nel breve periodo e abbiamo un po' ridotto l'esposizione.
STATI UNITI
ABBASTANZA POSITIVO
Abbiamo leggermente alzato il peso delle azioni USA dopo le elezioni presidenziali per riflettere l'aspettativa di supporto da parte della politica economica. Le valutazioni non sono basse e possono essere vulnerabili a situazioni di incertezza macro o politica, ma attribuiamo una maggiore probabilità alla continuità della crescita dei profitti con ampliamento anche a quei settori che negli ultimi tempi hanno sottoperformato la tecnologia e le grandi capitalizzazioni. Abbiamo quindi affiancato all’investimento in tecnologia una esposizione anche a favore delle capitalizzazioni inferiori e a settori più ciclici e value.
GIAPPONE
NEUTRO
Siamo neutrali sul Giappone dove nel breve periodo i progressi di natura fondamentale paiono in parte riflessi nelle valutazioni. Inoltre, un'eventuale fase di rafforzamento del cambio rappresenta un elemento di ulteriore incertezza per la crescita degli utili nel breve periodo. Tuttavia, in un'ottica di maggiore respiro continuiamo a vedere quali fattori positivi il rialzo delle aspettative di inflazione, il percorso di ristrutturazione dei bilanci e l'aumento della spesa per investimenti.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
Le elezioni presidenziali USA hanno un po' complicato il percorso dei paesi emergenti, quantomeno nel breve periodo. Le valutazioni sono relativamente contenute e permane l'aspettativa di annunci di stimolo fiscale da parte delle autorità cinesi, che pensiamo però successivo ai futuri primi confronti con la nuova amministrazione USA. Sul fronte del commercio internazionale rimane l'aspettativa dell'imposizione di ulteriori tariffe sugli scambi da parte americana. Riteniamo ancora prematura una posizione sugli emergenti superiore alla neutralità.
MERCATI OBBLIGAZIONARI
La componente obbligazionaria dei portafogli è impostata con una duration un po' superiore a quella dei benchmark e una preferenza per il rischio di credito di alta qualità in quanto manteniamo come scenario di riferimento un percorso disinflattivo e di normalizzazione della politica monetaria. Il peso della componente governativa è neutrale in USA perché la forza ciclica e l'incertezza sull'impatto della politica economica di Trump lasciano la curva in una condizione di maggiore vulnerabilità qualora i dati macro dovessero segnalare rischi di surriscaldamento. In Area Euro abbiamo un lieve sovrappeso in quanto l'evoluzione ciclica è più debole e gli spazi per interventi di ribasso per la BCE maggiori. Le obbligazioni societarie investment grade e la subordinazione finanziaria rimangono sovrappesate ma nel complesso l'esposizione al rischio di credito è limitata dalla maggiore cautela che abbiamo nei confronti del comparto high yield e la sostanziale neutralità sugli emergenti. Non pensiamo che le asset class a maggiore rischio di credito siano vulnerabili ad un aumento significativo dei default, ma l'opinione ancora costruttiva sul mercato azionario e la maggiore incertezza macro ci fanno preferire emittenti di rating superiore.
GOVERNATIVO
NEUTRO
Il peso nei portafogli è di neutralità o lieve sovrappeso, in particolare nella parte europea. In USA, infatti, l’incertezza sull’impatto della politica economica apre a scenari diversi, anche di surriscaldamento, rispetto a quello centrale di continuità del percorso disinflattivo e di normalizzazione monetaria. In Europa invece vediamo più possibilità per la BCE di tagliare i tassi e abbassare l'equilibrio della struttura dei rendimenti. Gli spread periferici, pur trattando ad un livello un po' inferiore a quello suggerito dai fondamentali, rimangono fonte di carry attraente.
CORPORATE
ABBASTANZA POSITIVO
Il rendimento totale offerto dal comparto delle obbligazioni societarie di alta qualità è ancora attraente grazie al tasso base, che conferisce un certo grado difensività all'asset class anche in condizioni macro più incerte, e al contributo degli spread che, per quanto relativamente stretti e al netto dei movimenti di breve periodo, rimangono in grado di offrire un extra-rendimento rispetto ai titoli di stato in uno scenario ancora costruttivo e di equilibrio della struttura di tasso ad un livello inferiore rispetto a qualche tempo fa.
HIGH YIELD
ABBASTANZA NEGATIVO
I tassi di default, nonostante l'impatto sui crediti di qualità inferiore di un aumento del costo del capitale, sono ancora relativamente contenuti. Tuttavia, pur in presenza di rendimenti attesi attraenti su base storica, rimaniamo sottopesati perché tra gli asset rischiosi preferiamo le azioni, almeno fintanto che le società continueranno a mostrare capacità di crescita e revisione al rialzo degli utili, e per limitare il rischio di credito che può originare dal mantenimento di tassi alti da parte della Fed.
MERCATI EMERGENTI
NEUTRO
In generale, siamo cauti sulle componenti più volatili e di minore qualità del segmento obbligazionario. Le obbligazioni emergenti, ed in particolare quelle in valuta locale, offrono un carry relativamente generoso in senso assoluto ma permane l'incertezza sul fronte politico e valutario a seguito dell'esito elettorale americano e la possibile imposizione di ulteriori tariffe sugli scambi commerciali. Anche per questo motivo abbiamo deciso di prendere profitto della posizione di favore che avevamo nei confronti dei bond indiani.
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